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Brand Finance: della Juventus il marchio di maggior valore

Nonostante la sconfitta in finale di Champions League, la Juventus ha il marchio di maggiore valore in Italia. La conquista del quarto scudetto consecutivo e la vittoria della decima Coppa Italia, infatti, pongono i bianconeri in testa alla classifica “Brand Finance Football 50 2015” e all’11° posto in Europa. A livello continentale, la società di Andrea Agnelli scala due posizioni superando Borussia Dortmund e Schalke 04. Il brand della Juventus, secondo lo studio condotto sull’anno 2015, è cresciuto del 42% raggiungendo i 350 milioni di dollari di valore. Il dato è il frutto di diversi fattori: dalla gestone del marchio Juve nel mondo, dalla vendita di magliette e altro merchandise, dai diritti TV e dalla vendita di biglietti, dalla crescita del fatturato relativo alle sponsorizzazioni.

Insomma, ma Juventus si pone come modello per tutto il calcio italiano, avendo il marchio del Bel Paese con maggiore appeal all’estero. A livello continentale, domina il Manchester United, tornato in vetta dopo due anni con oltre un miliardo di dollari di valore del marchio e una crescita del 63%. Al secondo posto il Bayern Monaco con un valore di 933 milioni, al terzo il Real Madrid con 873 milioni. Seguono Manchester City (800 milioni), Chelsea (795) e Barcellona (773), vincitore della Champions League 2015 proprio ai danni della Juventus. In top ten anche Arsenal, Liverpool, Paris Saint Germain e Tottenham.

Nelle prime 50 posizioni della classifica “Brand Finance Football 50 2015” ci sono sette squadre italiane: la Juventus, dicevamo, è la prima rappresentante del nostro calcio all’11° posto, poi scendendo troviamo il Milan (14°) con un valore del brand di 185 milioni di dollari; poi ancora Inter (20esima, 160 milioni), Napoli (24esimo, 147 milioni), Roma (35esima, 117 milioni), Lazio (49esima, 78 milioni) e Fiorentina (50esima, 76 milioni). Nonostante i risultati sportivi deludenti, sale di poco il valore del marchio rossonero, che trarrà sicuramente grande beneficio dalla cessione di una fetta di società agli investitori stranieri. Leggero miglioramento anche per l’Inter e per la Roma, curiosamente entrambe penalizzate dall’Uefa per aver violato le regole del Fair Play Finanziario.

Nel complesso, il valore totale delle 50 squadre incluse nella classifica dei brand è di 13,4 miliardi di dollari, con i club inglesi che detengono ben il 48% della fetta, seguiti dai tedeschi con il 16%, gli spagnoli con il 15%, gli italiani (9%) e i francesi (7%).

Mirko Nicolino

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