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Brasile, il Botafogo è come il Napoli: titolo ipotecato nel girone d’andata

In Brasile il Botafogo sembra sempre di più il Napoli: il titolo di campione è già stato ipotecato dal Fogao

Il Botafogo non si ferma mai e dopo 17 giornate il campionato brasiliano assomiglia incredibilmente all’ultima Serie A, quando il Napoli aveva raccolto 44 punti. Il Fogao ne ha giusto uno in meno, ma rispetto alla formazione di Luciano Spalletti ha scavato un solco profondissimo: gli azzurri a quel punto del torneo erano a +7 e in seguito avrebbero accelerato sulla concorrenza; i bianconeri di Rio de Janeiro hanno 12 punti sulle favorite Flamengo e Palmeiras e 13 sul Gremio, che deve recuperare una gara. Altre similitudini con i campioni d’Italia: il Botafogo non era il favorito del torneo; anche lui ha il capocannoniere del torneo e la parte di Victor Osimhen la sta facendo il 32enne Tiquinho Soares. Quattro anni trascorsi al Porto, i tifosi della Roma lo ricorderanno per come fece coppia con Marega quando si affrontarono in Champions League nel 2019. Con 13 gol sta dominando, ne ha ben 5 in più sul concorrente più vicino. E a vederlo all’opera, colpisce quanto metta la sua esperienza al servizio della squadra facendo una pluralità di cose, tra le quali non meno fondamentali del gol sono il far salire la squadra e anche impegnarsi in fase di recupero.

Il segreto della capolista è la forza sprigionata in casa: 9 vittorie in altrettante gare, 20 gol fatti e 2 soli subiti. Uno è arrivato nella gara di ieri contro il Coritiba e per superare il portiere Perri c’è voluto un capolavoro di Bruno Gomes che lo ha pescato fuori dai pali con un pallonetto dalla lunghissima distanza. Poco prima Gustavo Sauer aveva già portato in vantaggio i suoi. Dopo l’1-1 e uno spavento per un gol annullato dal Var agli ospiti, Soares ha colpito di testa da corner e Sauer si è ripetuto con una girata di prima ispirata da un imprendibile Victor Sa. Tiro forte, ma Gabriel (ex Milan e Lecce, tra le tante frequentazioni in Serie A) è apparso piuttosto goffo nella risposta. La gara si è chiusa al settimo della ripresa col 4-1 definitivo su una grande ripartenza ed ennesima combinazione dei soliti noti: cross di Victor Sa, tuffo di testa a mettere il pallone in buca da parte del capocannoniere.
Finora si era detto che il Botafogo vinceva ma non era spettacolare. Da ieri qualcosa è cambiato: ha vinto con una prova di forza e la fattura dei gol realizzati dice tutta la qualità a disposizione del tecnico portoghese Bruno Lage. Che in panchina appare tranquillissimo, conscio del valore che sta esprimendo la squadra. Manca tantissimo, ma il titolo è ipotecato.

Redazione F

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