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Buon compleanno a… Sebastiano Luperto

Buon compleanno a… Sebastiano Luperto. Il difensore centrale dell’Empoli compie oggi 27 anni

Oggi Sebastiano Luperto compie 27 anni. Centrale dell’Empoli, non sta vivendo come squadra il migliore dei momenti possibili, vista la brutta partenza nelle prime 3 giornate di Serie A. Una situazione nuova, alla quale è anche necessario abituarsi e farli in fretta: nelle stagioni precedenti i toscani sono sempre scattati bene dai blocchi di partenza, per poi semmai vivere di rendita sul vantaggio acquisito per garantirsi una comoda salvezza. Stavolta non è è andata così e la casella zero tanto nei punti conquistati quanto nelle reti segnate è un dato che non può che preoccupare e che confina la formazione di Paolo Zanetti in una posizione di ultima in classifica in totale solitudine. In tutto questo, Luperto dovrebbe essere uno di quei giocatori in grado di far ritrovare la rotta giusta all’imbarcazione. Una settimana fa, dopo il passo falso a Monza, si è presentato ai microfoni del canale ufficiale del club per proporre il suo punto di vista su ciò che stava succedendo: «E’ stata una gara dura, abbiamo preso gol a fine primo tempo e poi nel nostro momento migliore nella ripresa. Dobbiamo analizzare tutto col mister e proveremo a seguire le indicazioni che ci darà. Dobbiamo imparare ad essere più concreti, ci manca un po’ di lucidità. Nel primo tempo abbiamo speso molto, ora serve lavorare per superare le difficoltà».

Nell’ultima gara, i giudizi sul merito della sua prestazione non sono stati univoci, ma proprio questa differenza di lettura segnala che è uno come lui l’uomo capace di attraversare la crisi in atto. Il Corriere della Sera ha bocciato i suoi 90 minuti contro la Juventus con un 5 in pagella e un giudizio sintetico che individua la massima responsabilità in occasione dell’episodio decisivo: «Uno dei beffati nel pacchetto di mischia dell’1-0, e non è l’unico errore». Al contrario, La Gazzetta dello Sport – quotidiano di riferimento dei fantacalcisti – lo ha valutato tra i sufficienti in una ristretta compagnia della quale fanno parte Fazzini, Destro, Berisha e Cancellieri: «Serata più amara rispetto a qualche mese fa, quando partecipò alla goleada casalinga contro i bianconeri. Lui però non sfigura su Vlahovic e resta sempre sul pezzo».
In qualche maniera, è proprio seguendo il filo bianconero che si potrebbe scrivere un brano della storia di Sebastiano con l’Empoli. Lo scorso campionato Empoli-Juventus è finita 4-1 e quella pagina è una delle più belle della storia del club. Non è il suo mestiere fare gol, ma è quello di impedirli: in quella serata indimenticabile andò anche a segno in un’azione da calcio d’angolo, con una botta imparabile. Un atto implacabile, un gesto “politico” di par condicio verso la città della Mole, visto che l’altro exploit in campionato lo aveva inventato nello stesso stadio contro il Torino, sempre approfittando di un corner.

Ma, soprattutto, una bella rivincita sulla stagione ancora precedente, quando il Vlahovic contenuto domenica sera lo aveva travolto nella migliore gara in trasferta giocata dall’attaccante serbo da quando è alla Juventus.

Quel che è certo è che Sebastiano a Empoli abbia trovato una sua dimensione, che gli ha garantito di affermarsi in Serie A dopo che a Napoli non era riuscito a trovare lo spazio della continuità. Certo, in quello scenario ha potuto assaggiare il grande calcio, la ribalta europea, i brividi delle partite internazionali come l’esordio in Champions contro il Salisburgo: «Ricordo uno scambio di battute simpatico con Haaland e i complimenti di Ancelotti che era il nostro allenatore. Per me fu una partita indimenticabile».

Ma in una dimensione più piccola ha maturato le sue convinzioni e non ha rimpianti: «Sto pensando a migliorare sempre e andare dritto per la mia strada». Le parole sottoscritte in passato valgono ancora oggi: «Empoli mi permette di guardare il futuro con fiducia e determinazione. Sono felice di indossare questa maglia che rappresenta una società seria e sana». Nel duro avvio di questo torneo, una certezza la si può coltivare: se l’impresa della permanenza in Serie A verrà centrata, Luperto sarà uno dei protagonisti.

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