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Cardinale resta o se na va La Gazzetta lo rivela senza mezzi termini

Il patron rossonero, secondo la Gazzetta dello Sport, è combattuto a partire da una questione economica che sembra abbia bisogno di tempo per essere risolta.

Nel panorama del calcio europeo, i club sono abituati a fronteggiare non solo le sfide in campo ma anche quelle finanziarie, talvolta altrettanto impegnative.

Un esempio lampante di questa dinamica si trova nella gestione del Milan, dove l’attuale proprietario Gerry Cardinale, attraverso il fondo RedBird Capital Partners, è al lavoro per rifinanziare un debito significativo ereditato al momento dell’acquisto del club.

Cardinale e Redbird

Gerry Cardinale, prima di fondare RedBird, ha maturato un’esperienza significativa lavorando per Goldman Sachs, dove ha gestito oltre 100 miliardi di dollari di capitale privato. La sua esperienza e la convinzione nella bontà dell’investimento fatto con il Milan lo spingono a cercare una soluzione per estendere il finanziamento. Nonostante gli scarsi risultati sportivi in questa terza stagione e l’assenza di trofei, Cardinale è ottimista sul futuro del club, tanto da aver già investito ingenti risorse economiche e da puntare sulla sua crescita sportiva e finanziaria anche per il prossimo triennio.

La visione

Oltre all’ambizione sportiva, un altro fattore chiave che motiverebbe Cardinale a tenere le redini del Milan è il progetto di costruire un nuovo stadio. Questa iniziativa, che al momento si divide tra un’impianto di proprietà a San Giuliano o uno in condivisione con l’Inter a San Siro, promette di aumentare notevolmente i ricavi stagionali ed il valore complessivo della società. L’accentuata presenza globale del brand Milan, specialmente in mercati chiave come gli Stati Uniti e la Cina, insieme ai recenti bilanci positivi, confermano le potenzialità del club di crescere ancora.

Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic

La questione economica

Per acquisire l’AC Milan, RedBird ha effettuato un investimento iniziale di 650 milioni di euro, che, sommato a un finanziamento da 550 milioni concesso dal venditore (vendor loan), ha portato la valutazione totale dell’operazione a 1,2 miliardi di euro. Questo tipo di strumento finanziario, il vendor loan, ha permesso a Cardinale di ottimizzare l’esposizione finanziaria del club riducendo l’indebitamento verso le banche. Tuttavia, adesso si trova di fronte alla necessità di rifinanziare la somma di 700 milioni di euro, comprendenti il capitale e gli interessi maturati, prevista in un’unica soluzione (bullet payment) entro il termine dell’estate 2025. Per molto fattori contingenti, secondo la Gazzetta, Cardinale chiederà di prorogare il termine fino al 2028.

 

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Redazione F

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