Paolo Casarin, ex arbitro di Serie A, ha parlato al Corriere dello Sport del Var, dei rigori e dell’episodio di Ucraina-Italia. Le sue dichiarazioni:
VAR – «Una persona importantissima mi ha spiegato che tra qualche anno la tecnologia prenderà il posto dell’arbitro, una figura destinata a sparire. Io quel giorno non voglio esserci».
UCRAINA-ITALIA – «Sulle prime ho pensato fosse netto, poi ho notato che Mudryk accentua la caduta, quel volo non può essere frutto del tocco di Cristante. Gil Manzano, dal campo, ha avuto una percezione più precisa dell’intensità. Per me il rigore dev’essere risarcimento, non regalo. Il fatto è che non siamo ancora usciti dalla pandemia dei rigorini, ci vorrà molto tempo per aggiustare le cose».
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