Potrebbe essere uno dei prossimi uomini mercato, Javier Hernandez – meglio noto come il Chicharito – alle soglie dei 27 anni e con una forma fisica smagliante, sente che può dare al calcio molto molto di più di quanto non gli sia concesso al Real Madrid, dove colleziona panchine e spezzoni minimi di gara. In camiseta blanca il messicano ha collezionato appena una presenza da titolare in campionato (col Levante, timbrata con gol) e poi solo panchina con 12 ingressi in campo di una decina di minuti per volta per un totale di 217 primi e 3 gol (da mettere a referto anche una doppietta al Deportivo La Coruna).

Non è andata meglio nelle altre competizioni (Coppa del Re con 2 partite e 1 gol al Cornellà, Champions League senza reti, mai in campo nel Mondiale per Club), mentre con la maglia della sua Nazionale, quella del Messico, il Chicharito resta una stella assoluta e ieri ha deciso la partita contro l’Ecuador, 1-0 in amichevole della Tricolor con un destro a giro di rara bellezza. Dopo la partita la stampa locale gli ha chiesto dei motivi per cui in Spagna le cose non vanno come sperato, lui ha ammesso con franchezza:

“La mia situazione è frustrante. Collaboro, aiuto e m’impegno al massimo ad ogni allenamento. Le opportunità che ho sono minime. Sono in una squadra, ma fuori dai momenti importanti, fuori dalle partite”.

Arrivato al Real Madrid in extremis dal Manchester United (dove l’anno passato non aveva di certo brillato), Hernandez è in realtà solo in prestito al Bernabeu, chiuso dalla BBC (Bale, Benzema e CR7) ma dietro anche a Jesé nelle gerarchie offensive di Ancelotti. Ovvio che a giugno farà ritorno ai Red Devils dove però per lui non ci sarà spazio: ecco dunque che si prospetta un cambio di maglia e un’occasione forse ghiottissima per il club che deciderà di puntare su di lui. Anche qualche club italiano in lizza per accaparrarselo?

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ultimo aggiornamento: 30-03-2015