In un articolo su La Gazzetta dello Sport, Alessandro De Calà analizza il tema del rapporto tra Federico Chiesa e Massimiliano Allegri alla Juve. Con una via d’uscita dalle difficoltà attuali:
«L’impressione è che non ci sia un problema di rapporti personali tra i due – anche se le simbiosi felici sono altre – ma che le divergenze tra Chiesa e Allegri siano “ideologiche” e mettano in gioco visioni diverse del calcio: una più avanzata e offensiva, l’altra meno moderna e più attenta alla difesa. Possiamo pensare, dunque, che Allegri sia l’allenatore giusto per esaltare il talento di un potenziale fuoriclasse, in viaggio ormai verso i 27 anni? Probabilmente no, Max ha avuto la pazienza di aspettare Chiesa senza troppe pressioni lungo il difficile percorso di recupero dopo il grave infortunio al ginocchio, però esistono compatibilità più piene, luminose e reciproche. Ci aspettavamo molto di più da Chiesa in questa stagione senza coppe, con una sola partita da giocare alla settimana. Per sua fortuna, ora torna la Nazionale. Da lunedì lavorerà con Spalletti, riprendendo centralità».
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