FLORENCE, ITALY - OCTOBER 08: Coach Antonio Conte and Team Manager Gabriele Oriali (R) during Italy Training Session at Coverciano on October 7, 2014 in Florence, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
L’operazione simpatia continua imperterrita, Antonio Conte svestiti i panni di “odiato” condottiero juventino ha deciso di raccogliere i favori del popolo italico: per questo diabolico, eppure lodevole, progetto il commissario tecnico salentino si è avvalso della collaborazione del fido Lele Oriali, il cui passato da interista non è solo un dettaglio, il team manager azzurro che lo accompagna in giro per la penisola a far visita ad allenatori e giocatori intenti ad allenarsi (ma i due stanno spesso insieme anche sugli spalti per assistere a questa o quella partita).
Ieri l’inossidabile duo era di scena a Palermo per osservare da vicino mister Iachini e la sua banda (e magari fare qualche avances all’argentinissimo Dybala), cenettina siciliana quindi alle prime luci dell’alba da Punta Raisi Antonio e Lele hanno puntato per Elmas, pochi chilometri più a nord, in Sardegna. Questa volta l’appuntamento fissato era col Cagliari Calcio, il cui allenatore non è propriamente un “amico” di Conte: Zdenek Zeman è stato forse il più strenuo accusatore della Juve ai tempi di Conte capitano e Ventrone preparatore atletico, e già questa era una notizia.
Quella cioè che i due si sarebbero trovati faccia a faccia per parlare di calcio, prospetti e prospettive; alle 9:37 mentre i rossoblu già faticavano agli ordini dello staff del boemo, l’allenatore dell’Italia ha fatto irruzione nel centro sportivo di Assemini e, sorpresa, ha cominciato a dialogare amabilmente col decano della panchina. Strette di mano, volti rilassati, sotto il sole tiepido della Sardegna e con l’egida del paciere Oriali, alla fine è stato un incontro tra i più cordiali, tanto che il tecnico triscudettato alla fine ha dichiarato:
“Ho avuto una bella impressione e ho visto un ottimo clima, si lavora bene e questo è molto importante. Zeman del resto è una garanzia perché fa della cultura del lavoro un’arma a supporto del proprio lavoro. In un momento non semplice per il nostro calcio stiamo cercando di avere più incontri diretti con tutte le componenti di questo settore. È importante parlare e confrontarci su temi che ci coinvolgono tutti”.
Solo due anni fa, quando i due sedevano sulle panchine di Juve e Roma era continuata la querelle a distanza. Ma il tempo lenisce ogni attrito e dunque continua il faticoso tour di Antonio “Don Chisciotte” Conte e Lele “Sancho Panza” Oriali, che ormai stanno finendo il giro (prossima tappa Udine, dallo Strama e Stankovic): ancora niente Juve, e chissà che dalle parti di Vinovo non si faranno vedere mai. Almeno non insieme.
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