Il giornalista Paolo Bargiggia ha parlato a Juventusnews24.com. Di seguito le sue parole sulla partita di Coppa Italia tra Inter e Juve.
La Juventus è fuori anche dalla Coppa Italia: è un’eliminazione meritata nei 180 minuti?
«Credo che l’eliminazione sia assolutamente meritata. La Juve di Allegri non è riuscita a costruire niente di propositivo, praticamente c’è stato un tiro in porta per tempo. Con un atteggiamento come sempre troppo passivo. Se vuoi vincere delle partite e superare dei turni non ti puoi limitare agli episodi. C’è stata scarsa intensità agonistica e la debole occupazione del campo che conosciamo del campo di Allegri di quest’anno».
I numeri dell’attacco sono sempre più impietosi. Qual è a suo giudizio la causa principale?
«I numeri dell’attacco sono figli di un calcio offensivo che non c’è. Non c’è in partita ma evidentemente anche nel lavoro settimanale. Il calcio è uno sport di squadra che deve rispettare uno spartito e coinvolgere tutti i giocatori in campo. Senza quello non c’è fase offensiva. Allegri si è sempre basato su giocate singole, su episodi individuali e su ripartenze e contropiedi. Questo è il peggio per dei giocatori d’attacco. Anche se fossero i più forti al mondo verrebbero penalizzati, ingrigiti e intristiti da un calcio che non c’è».
In ogni caso, si aspetta la conferma di Allegri a fine stagione?
«Purtroppo per la Juve mi aspetto la conferma di Allegri perché ci sono segnali in questo senso. È un errore folle che secondo me pagheranno ancora e si pentiranno. Ha un contratto pesante e blindato, però un gruppo come Exor non dovrebbe aver paura di risolvere un contratto del genere. È che evidentemente il lavoro deficitario di Allegri non viene valutato e pesato nella giusta misura dagli attuali dirigenti, perché nessuno è uomo di calcio. E quindi preferiscono affidarsi a lui ma alla fine sbagliano a tenerlo, ma al 95% lo terranno anche quasi al 100%».
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