È finita l’epoca dei nomi altisonanti a Napoli. Il Presidente De Laurentiis ha infatti deciso di ripartire da due personaggi emergenti per rilanciare la sua squadra, ovvero da Maurizio Sarri e da Cristiano Giuntoli; il primo sostituirà Rafael Benitez in panchina ed il secondo invece sarà il nuovo DS, prendendo il posto del dimissionario Riccardo Bigon. Sarri arriva dall’Empoli e si è fatto ampiamente apprezzare alla guida dei toscani, una squadra che ha proposto un ottimo calcio ottenendo una salvezza tranquilla, nonostante una rosa molto giovane e – non ce ne vogliano gli empolesi – complessivamente anche dotata di talento limitato. Ovviamente anche i giocatori dell’Empoli hanno fatto la fortuna dell’allenatore, perché hanno seguito con grande abnegazione i suoi dettami tattici.
Sarri non è comunque un novellino perché sempre ad Empoli ha conquistato anche la promozione in Serie A. La sua carriera è iniziata sui campi di Promozione ed Eccellenza, arrivando gradualmente al massimo campionato senza saltare nessuna tappa. La sua storia è simile a quella di Cristiano Giuntoli, Direttore Sportivo del Carpi dei miracoli, che ha costruito la squadra che ha vinto il campionato di Serie B in questa stagione nonostante un budget minuscolo per il calcio di alto livello, con un monte ingaggi inferiore ai 4 milioni di euro considerando gli stipendi dei giocatori e quelli di tutti gli altri tesserati.
Quest’anno la squadra da lui costruita ha letteralmente ammazzato il campionato, sorprendendo tutti gli addetti ai lavori e perfino gli stessi dirigenti del club emiliano che ad inizio stagione puntavano solo ad una salvezza tranquilla. Giuntoli in carriera ha già ricoperto il ruolo di DS al Savona e allo Spezia, altre piazze che ha risollevato ottenendo risultati inattesi sempre restando fedele alla sua filosofia, che lui stesso ha così riassunto:
“Io prendo ragazzi gratis dai Dilettanti. Li scelgo grossi e pesanti, oppure piccoli ed agili: in un’orchestra servono i tromboni e i violini. Ma soprattutto li scelgo affamati. Chi più della gioventù che milita nelle serie inferiori può esserlo? La nostra parola d’ordine è sacrificio”
Per Giuntoli si parla addirittura di un accordo quadriennale, un impegno dunque a lungo termine per un direttore sportivo chiamato ad applicare lo stesso modello anche all’ombra del Vesuvio, nella speranza che siano le idee giuste a colmare il gap finanziario che divide attualmente il Napoli da società come la Juventus.
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