L’Inter ha costruito il proprio cammino europeo puntando su una difesa granitica. Anche a Rotterdam, la squadra di Inzaghi ha dimostrato di saper soffrire senza cedere, nonostante gli enormi problemi che c’erano. Come fa notare la Gazzetta dello Sport, i nerazzurri sono riusciti a mantenere la porta inviolata per l’ottava volta in nove partite, un risultato che li proietta ai vertici della Champions League per solidità difensiva. Questo traguardo conferma la mentalità di una squadra che fa della resistenza la propria bandiera.
Nonostante l’assenza di esterni mancini di ruolo, Inzaghi ha trovato soluzioni intelligenti senza stravolgere l’identità della squadra. Bastoni, adattato a tutta fascia, ha saputo interpretare il nuovo ruolo con personalità, annullando il terzino degli olandesi e contribuendo alla fase offensiva con incursioni precise. Acerbi, schierato come braccetto mancino, ha fornito copertura costante, mentre Pavard e Bisseck si sono alternati garantendo equilibrio e forza fisica. Ogni elemento della retroguardia ha risposto presente, dimostrando che la coesione del reparto è frutto di lavoro meticoloso e fiducia reciproca.
Alla fine, l’Inter ha lasciato Rotterdam con una vittoria convincente e la consapevolezza di essere una delle squadre più solide del torneo. Il secondo gol di Lautaro, nato peraltro da un dribbling di Bastoni, ha sigillato il successo, ma il vero messaggio è stato lanciato con l’ennesimo clean sheet. Inzaghi ha plasmato un gruppo che sa soffrire, combattere e colpire con cinismo, mostrando all’Europa che il sogno di una nuova finale non è un’illusione, ma un obiettivo concreto. L’Inter in Champions League ha mantenuto inviolata la porta lo stesso numero di volte di tutta la stagione 2022/23, quella in cui arrivò in finale perdendo contro il Manchester City; numeri che stridono un minimo se rapportati a quelli del campionato.
Leggi l’articolo completo Dietro l’inarrestabile difesa dell’Inter si nasconde un dettaglio che potrebbe cambiare tutto, su Notizie Inter.
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