L’avvocato Paniz ha parlato a Maracanà di Tmw Radio, spiegando alcuni dettagli e conseguenze delle dimissioni del Cda della Juventus.
PAROLE – «E’ una mossa preventiva e non che ammette responsabilità. Le tematiche sono due: una le plusvalenze, su cui ci sono già sentenze che escludono, la seconda la contabilizzazione sugli stipendi e ci sono degli orientamenti diversificati. La Juve ne ha sposato uno avallato da molti precedenti, uno è stato sposato dalla Consob e dalla magistratura. La Juve ha ritenuto di lasciare campo aperto agli accertamenti e lo spazio per un nuovo CDA che possa riscrivere certe cose. Questo però è solo una mossa preventiva solo da rispettare. Poteva accadere la sospensione temporanea del CDA, quindi la mossa è comprensibile. E’ stato un passaggio oculato, attento, rispettoso delle varie opinioni, ma non è un’ammissione di colpevolezza riguardo un comportamento tenuto»
COSA RISCHIA – «La Juve non rischia nulla, né dal lato sportivo che da altri. Dovrà combattere per far valere il proprio punto di vista come accade quando ci sono delle interpretazioni diverse. La squadra si può compattare, i giocatori ulteriormente responsabilizzati, la guida tecnica non è in discussione. E’ diverso dal 2006. Oggi Elkann è decisamente più forte rispetto all’epoca, il quadro oggi è molto più tranquillizzante, non ci sono alla vista illeciti sotto nessun punti di vista».
L’articolo Dimissioni Juventus, l’avvocato spiega: «Non è come il 2006» proviene da Calcio News 24.
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