Com’è noto, Mario Balotelli è un giocatore che fa sempre notizia. É una costante della sua carriera e lo ha reso probabilmente il prototipo del giocatore contemporaneo che attira l’attenzione su di sé come un personaggio dalla quotidianità virale. Un’icona pop più o prima ancora che un attaccante, che finisce per conquistare la luce dei riflettori più per quello che accade fuori dal campo di quanto succeda sul terreno verde.
É successo recentemente anche nel suo nuovo club, il Sion, dove pure sono felici di averlo preso proprio per questa sua attitudine a catalizzare le attenzioni. Precedentemente, in Turchia si è parlato più del litigio con Montella – l’ultimo degli allenatori con i quali ha avuto un rapporto complicato – che dei suoi 18 gol in 31 partite, una quota da bomber vero. Adesso, in Svizzera, è circolato il video di una serata dove Balotelli è andato oltre le righe, inducendo il club a scrivere un comunicato ufficiale: «La società si rammarica che questo video abbia assunto proporzioni inutili e sproporzionate che danneggiano l’immagine del nostro attaccante», puntualizzando che «Mario ha avuto un principio di bronchite e non avendo potuto allenarsi non è stato convocato per la prossima partita».
A ben guardare, è ben poca cosa rispetto al passato. Esattamente 9 anni fa, il 27 settembre, Balotelli si dedicava a una pubblica ammenda mediante intervista a bordo piscina per Sky e La Gazzetta dello Sport. E proprio come succede generalmente alle persone con un’alta considerazione di se stessi (Maradona ne era il massimo esempio) si mise a raccontare gli eventi che lo vedevano protagonista in terza persona.
L’antefatto era l’espulsione rimediata dall’arbitro Banti in occasione di Milan-Napoli, con «espressioni ingiuriose e intimidatorie» secondo referto. L’accaduto aveva fatto infuriare alquanto Massimiliano Allegri (all’epoca lontano da Torino) e sulla quale non era intervenuto Silvio Berlusconi, affaccendato come oggi in questioni politiche. A domanda se il reo intendesse chiedere scusa al Ct Cesare Prandelli, Balotelli iniziò il tormentone: «Mario ha sbagliato, Mario chiede scusa, però non voglio andare in giro a chiedere scusa a tutti quanti. Perché non è che ho ammazzato qualcuno». Proseguendo sulla stessa linea: «Per le parole che ho detto all’arbitro mi scuso con l’arbitro», rivendicando però una mancanza di tutela nei suoi confronti: «Se Mario fa un brutto fallo deve essere punito Mario. Ma se un altro fa un brutto fallo su Mario, deve essere punito chi fa fallo».
A confermare quanto Mario e Balotelli quando vanno d’accordo sappiano mettere d’accordo tutti quanti – non è un gioco di parole – ci fu la gara successiva in cui lo si vide in campo. Forzatamente in Champions League, dato lo stop forzato in campionato. E fu proprio Mario Balotelli a procurarsi con un’astuzia e a trasformare il rigore che salvò il Milan dalla sconfitta ad Amsterdam con l’Ajax. Salutando poi il gol con un’esultanza senza felicità e invitando con l’indice a fare silenzio, si era parlato già troppo per i suoi gusti.
L’articolo Do You Remember? Quando Balotelli parlava di Mario proviene da Calcio News 24.
Il rammarico per il 4-4 contro il Borussia Dortmund è tanto, ma Igor Tudor ha…
L'ultima regola appena introdotta è un vero e proprio sgarbo all'Inter: la decisione non è…
Dopo un avvio di campionato esaltante l’Inter frena bruscamente e pensa al mercato: spunta un…
Gigi Donnarumma, nuovo portiere del Manchester City di Guardiola, si confessa e svela un peso…
Già in bilico il futuro di Cristian Chivu all'Inter? L'indiscrezione su un clamoroso ritorno di…
In casa Atalanta tiene ancora banco la vicenda Lookman, che sembra ormai destinato a lasciare…