Su La Gazzetta dello Sport, Giancarlo Dotto – che in tempi non sospetti aveva scritto di un Daniele De Rossi come di un allenatore dal sicuro successo – propone un accostamento nientemeno che con Jurgen Klopp, il mister del Liverpool per carisma, senso dell’umorismo, modi e anche barba.
KLOPP – «Non è solo la fisicità debordante dei due, il modo di esultare, l’estroversione delle vene e delle budella, più sfacciata in Klopp (nel senso di una faccia capace di dilatarsi all’inverosimile). Non a caso spesso disegnato, il Cappellaio matto di Stoccarda, come un fumetto espressionista. Più disturbato, invece, sotteso e nevratile il soma di Daniele ha sempre qualcosa che lo deraglia, nell’inquietudine dello sguardo, qualcosa che gli arriva dal di dentro, una bufera permanente del cuore. Daniele e Jurgen sono quello che sono. Leali e onesti fino all’improntitudine. Diffidano degli adulatori della prima e ultima ora»
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