Sabato sera l’Ajax inizia il campionato del riscatto, o almeno quello che dovrebbe esserlo dopo gli zero titoli dell’anno scorso e un terzo posto oggettivamente molto deludente. La prova d’esordio non dovrebbe essere troppo problematica contro la matricola Heracles, se non fosse che il nuovo mister Maurice Steijn non ha nascosto le sue preoccupazioni relative all’organico, chiedendo 5 acquisti. Il problema del mercato dei biancorossi lo ha spiegato molto bene Mike Verweij su De Telegraaf, parlando del “bonus Ajax” come del fattore condizionante. Di cosa si tratta É quel fattore che «per qualche motivo rende i giocatori dell’Ajax più costosi di quelli del PSV o del Feyenoord». A tal proposito fa l’esempio della cessione che si sta perfezionando in queste ore di Mohamed Daramy al Reims: il ventunenne danese, l’anno scorso tornato in prestito in patria, sta per essere ceduto in Francia incassando 12 milioni, 3 in più di quanto speso da Marc Overmars due anni fa. Un’ottima operazione, tenendo conto dei limiti di rendimento mostrati dal ragazzo. Il problema è che Sven Mislintat, l’uomo che fa il mercato oggi, si ritrova il bonus Ajax anche in versione contraria perché i club che vendono sanno che lui «ha soldi in contanti e desidera ardentemente gli acquisti», di conseguenza il prezzo è caro.
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