Inter-Udinese è finita 4-0 ma i padroni di casa hanno sbloccato il risultato grazie ad un rigore a fine primo tempo che inizialmente non era stato segnalato dall’arbitro. L’ex direttore di gara Claudio Gavillucci a Rai Radio1 ha voluto dire la sua sull’episodio: “Per me non era calcio di rigore. Non lo era in campo e tantomeno era passibile di una chiamata al Var. Probabilmente, e questo perché siamo uomini, potrebbe aver inciso quello che era successo a Bologna con lo stesso Di Bello pochi mesi fa. L’uniformità di giudizio è l’Eldorado degli arbitri, è la cosa più difficile da raggiungere sia all’interno di una stessa partita che all’interno di un campionato”.
“Io parlerei più che altro di sudditanza mediatica perché quando ero ai massimi livelli dell’arbitraggio italiano ho percepito che a fronte di una contestazione mediatica delle squadre che, a prescindere dai colori, hanno una potenza mediatica maggiore, c’era poi un’attenzione nella designazione di mandare o non mandare un determinato arbitro. L’emblema è il caso di Orsato che dopo l’episodio di Inter-Juventus non ha più arbitrato per anni. Quindi non mandare un arbitro che avesse sbagliato con quella squadra che aveva fatto casino sui giornali e sui media”.
Il pubblico e gli addetti ai lavori si stanno dividendo sull’argomento, il tecnico dell’Udinese Gabriele Cioffi si è trincerato dietro un “no comment” che in realtà faceva capire il suo punto di vista.
L’articolo Gavillucci: “Per me su Lautaro non era rigore e men che meno si poteva andare al V. A. R.” proviene da Notizie Inter.
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