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Ghana | Arbitro di 21 anni ucciso dai tifosi per un rigore al 90′

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Altra storia di orrore dai campi di calcio. Durante l’estate scorsa fece scalpore, Catanhede, l’arbitro decapitato in campo dai tifosi, in Brasile. Il direttore di gara, prima di essere ucciso, accoltellò a morte un giocatore, Josenir dos Santos Abreu, che vedendosi sventolare il cartellino rosso, gli aveva sferrato un calcione. La vendetta di tifosi fu brutale perché gli spettatori invasero il terreno di gioco, presero Catanhede, lo legarono ad un palo, lo lapidarono, lo squartarono e poi lo decapitarono. Non contenti poggiarono in bella vista la testa di Catanhede in cima ad un palo, come un trofeo.

Non è andata meglio ad Andoh Kyei, arbitro ghanese di soli 21 anni. Il giovane direttore di gara è morto a causa delle conseguenze di un pestaggio. Un rigore concesso all’ultimo minuto di gioco alla formazione ospite ha scatenato la rabbia dei tifosi locali. L’episodio è accaduto nel match tra Gold Stars e Naa Joe United, nella terza divisione ghanese (equivalente della nostra Serie D). I presenti hanno aggredito barbaramente l’arbitro, sferrandogli ripetuti colpi alla testa e all’addome. Il 21enne, una volta tornato a casa, ha raccontato l’episodio al fratello ma ha rifiutato le cure mediche, probabilmente sottovalutando i colpi ricevuti.

Kyei ha iniziato a vomitare sangue qualche giorno dopo ed è morto. Dwamena Evans, giovane ex arbitro ghanese, ha raccontato un paio di anedotti alla radio ghanese:

“Gli arbitri ghanesi dovrebbero fare tutti come me, o iniziare ad arbitrare armati. Potrebbero portarsi un coltello o una pistola, per esempio. Nel giro di pochi mesi sono stato picchiato due volte: nel primo caso mi sono spaventato, ma credevo fosse un episodio isolato. Poi invece, poche settimane dopo, l’episodio si è ripetuto, e non sono morto solo per fortuna. A quel punto ho deciso di ritirarmi“.

La famiglia di Kyei Andoh ha chiesto di aprire un’inchiesta per fare chiarezza sulla morte. Ecco le per parole del fratello:

“Sapevamo dell’aggressione, ci aveva quasi scherzato su per sdrammatizzare, qualche giorno dopo mi hanno chiamato per dirmi che mio fratello stava vomitando sangue ed era svenuto, subito dopo mi hanno informato della sua morte”.

antonio

Semplicemente uno che scrive... Giornalista sportivo con la passione per la letteratura e un'altra, smodata, per la musica (in particolare new wave, post punk, goth-rock e psych-rock ). Venera il mare grazie al sangue isolano di sua madre che scorre nelle vene, nonostante una vita trascorsa tra palazzi e cemento...

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