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Grecia, i giocatori hanno rinunciato ai premi in denaro per il Mondiale

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Bellissima iniziativa dei giocatori della nazionale greca, in campo questa sera negli ottavi di finale del Mondiale brasiliano contro la Costa Rica. La qualificazione alla seconda fase è arrivata grazie ad un calcio di rigore segnato da Georgios Samaras all’ultimo minuto di recupero dell’ultima partita del girone contro la Costa d’Avorio. Per il passaggio del turno, risultato mai raggiunto prima dal calcio ellenico, era già previsto un premio in denaro per i giocatori, un bonus in base al rendimento che tutti i calciatori delle varie nazionali ricevono a seconda dei risultati ottenuti in un Mondiale.

Proprio nel giorno della partita contro la Costa Rica i giocatori di Santos hanno deciso di scrivere una lettera pubblica al proprio governo per rinunciare ufficialmente ai premi che sarebbero spettati loro per il passaggio del turno. Poche righe, con un messaggio per il popolo greco e per il primo ministro Antonis Samaras:

“Non vogliamo un premio extra, o qualsiasi tipo di denaro. Giochiamo per la Grecia e per il suo popolo. Tutto quello che vogliamo è il vostro appoggio per creare un centro d’allenamento che diventi la casa della nostra Nazionale“.

Per una volta dei giocatori di calcio hanno dimostrato sensibilità nei confronti dei propri compatrioti che vivono una situazione economica molto diversa dalla loro. La Grecia, come noto a tutti, sta attraversando un periodo di crisi pazzesca, che ha messo in ginocchio la già flebile realtà economica del Paese. Rinunciare a dei soldi è stata l’occasione per lanciare un segnale di vicinanza ad un popolo che sta soffrendo, umiliato dall’austerity decisa della UE che sta distruggendo il tessuto sociale di un’intera nazione.

Anche la richiesta di costruire un centro dall’allenamento dedicato alle nazionali è un bel sentire, specialmente da parte di giocatori come il 37enne capitano Giorgos Karagounis, che con questa maglia vinse l’Europeo 2004 in Portogallo, che certamente non farà più parte del gruppo della nazionale al termine di questo Mondiale. A questo punto non possiamo far altro che sperare che il governo greco decida di appoggiare questa richiesta, utilizzando una parte del premio che sarebbe spettato a tutti i giocatori per realizzare ‘la Coverciano’ del calcio ellenico.

Stefano Capasso

Sono un giornalista pubblicista residente a Bologna. La mia collaborazione con Blogo è iniziata nel giugno del 2009 con il magazine CalcioBlog.it. Sfruttando la mia passione per molti altri sport oltre al calcio, dal luglio 2012 ho iniziato a scrivere anche su OutdoorBlog.it in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012.

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