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Ibrahimovic: “A Parigi c’è pressione, mi sento invecchiato di 10 anni”

Zlatan Ibrahimovic, dal ritiro del Paris Saint German a Doha, traccia un primo bilancio dell’esperienza francese. Sono passati quasi sei mesi da quando l’ex attaccante del Milan ha firmato il contratto triennale con il club di Parigi. La squadra allenata da Carlo Ancelotti non aveva iniziato benissimo la stagione e in Coppa di Francia è stata eliminata a novembre. In campionato il PSG ora occupa la prima posizione in coabitazione con Lione e Marsiglia, mentre in Champions League dovrà vedersela agli ottavi di finale contro il Valencia.

Ma Ibra non ha quasi mai deluso le aspettative e l’ambientamento è stato più veloce del previsto segnando 18 reti in campionato e due in Champions League. Per il bomber svedese la cosa più sorprendente è stato aver scoperto la pressione mediatica in una città e in un paese che per quell’aspetto non si può certo paragonare all’Italia o alla Spagna:

“Mi dicevano che al PSG la vita è più tranquilla, più facile rispetto ad altre squadre, ma in tre mesi ho l’impressione di essere invecchiato dieci anni. Mi era stato detto che ci sarebbe stata meno pressione rispetto ad altri grandi club, ma non è così. Dal mio arrivo ho molto da fare. I giornalisti francesi sono molto interessati all’attualità e al progetto del Psg. Si parla molto di noi, in positivo e in negativo, ma se questo avviene è perché siamo una formazione importante. Questa esperienza fin qui è molto positiva ma molto dipenderà da quali saranno i risultati a fine stagione”.

Ibra ha le idee chiare e afferma di essersi trasferito nella capitale francese per un obiettivo ben preciso:

“Vogliamo scrivere la storia e aiutare il Paris Saint Germain a diventare la squadra che vuole essere. Siamo già una grande squadra con giocatori fantastici. Sono qui da sei mesi e le cose cambiano molto in fretta, ci alleniamo tutti i giorni per essere competitivi nelle partite importanti e contro le grandi squadre. La cosa più importante è giocare bene, i miei compagni mi danno una mano e io faccio altrettanto con loro, e che segni o meno quello che conta è vincere le partite”.

Poi si lancia in una dichiarazione piuttosto positiva all’indirizzo di Lucas Moura, il centrocampista brasiliano di vent’anni ex San Paolo pagato 45 milioni dagli emiri dl Qatar proprietari del PSG (contratto di quattro anni e mezzo). Nonostante l’età, Moura è già stato convocato 22 volte nella Nazionale brasiliana ed ha vinto la Coppa Sudamericana con il suo ex club nel 2012:

“L’ho visto solo in un paio di allenamenti ma ho sentito parlare molto di lui, è un grande giocatore e sicuramente ci darà una mano. Spero che si adatti in fretta e mostri le sue qualità per vincere insieme tanti trofei”.

Foto | Getty Images

antonio

Semplicemente uno che scrive... Giornalista sportivo con la passione per la letteratura e un'altra, smodata, per la musica (in particolare new wave, post punk, goth-rock e psych-rock ). Venera il mare grazie al sangue isolano di sua madre che scorre nelle vene, nonostante una vita trascorsa tra palazzi e cemento...

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