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Il retroscena di Moggi: “Nel 2006 dovevo sostituire Galliani al Milan”

Luciano Moggi manca dal calcio dal lontano 2006, tuttavia non ha mai smesso di seguire questo sport che tanto ha amato nel corso della sua lunga e vincente carriera da dirigente. Spesso commenta le vicende Juve, squadra che evidentemente gli è rimasta nel cuore, o più semplicemente quanto accade in campionato. Oggi non poteva esimersi dal dire la sua sulla questione Galliani, il dirigente rossonero con il quale ha combattuto mille battaglie in campo e fuori, nel giorno in cui ha annunciato che presto lascerà il Milan dimettendosi dal ruolo di Amministratore Delegato, poltrona che occupa dal lontano 1986 togliendosi non poche soddisfazioni nel corso di questi lunghi 27 anni.

La sua carriera in rossonero si sarebbe però potuta concludere prima, almeno è quello che ha raccontato oggi Moggi in un intervento ai microfoni di Radio Sportiva. Il retroscena svelato dall’ex dirigente bianconero è gustoso, anche se non del tutto inedito, all’epoca infatti erano trapelate voci di alcuni suoi incontri con il patron rossonero Berlusconi:

Nel 2006 avevo preso il posto di Galliani. Ero stato convocato a Palazzo Grazioli da Silvio Berlusconi e trovammo l’accordo. Poi per via di Calciopoli non se ne fece più nulla.

Tuttavia Moggi è convinto che il calcio possa avere ancora bisogno dell’esperienza e dell’abilità di quel ragioniere che a inizio anni novanta era stato capace di mettere in piedi la squadra più forte del mondo, quel Milan di Sacchi prima e Capello poi che seppe imporre la propria egemonia su tutto il continente. Al termine dell’esperienza meneghina Galliani potrebbe essere molto utile, con la sua esperienza, al movimento calcio italiano magari con un ruolo dirigenziale in Lega:

Io vedo Galliani come presidente di Lega perché per fare grande un movimento c’è bisogno di persone che conoscano il mondo del calcio.

Per molti invece il futuro dell’Amministratore Delegato è in politica, magari nello schieramento della rinata Forza Italia, ma cosa accadrà lo scopriremo di sicuro nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Quello che invece non potremo mai sapere è cosa avrebbe saputo fare Moggi alla guida del Milan, il binomio è sicuramente suggestivo, magari il toscano di Monticiano avrebbe contribuito a scrivere pagine importanti della storia rossonera. Le cose sono andate diversamente, è la vita, è il calcio, e sicuramente i tifosi del Milan oggi sono troppo preoccupati dal futuro per poter immaginare il passato.

cesare10

Ingegnere poco più che trentenne, vive in una città con l'anacronistica (cit.) passione per i cavalli. In attesa di guadagnare con i numeri si diverte con le parole. Imbratta il web da tanto tempo. Una volta aveva anche un blog di dubbio successo, ma lo ha chiuso per aprirne uno del quale non ha mai rivelato l'indirizzo, regola che non sfugge a questa biografia: forse anche per questo, ma non solo, non ha lettori. Scrive di calcio per poter comprare il pane. Nel tempo libero scatta fotografie, partecipa a cortometraggi di aspiranti registi slavi e apre tumblr collaborativi con pretese virali. Gli piace guardare le facce delle bariste ogni volta che ordina bitter con gin.

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