Un’Atalanta poco citata, ma al tempo stesso competitiva è stata sicuramente quella di Marcello Lippi: allenatore che seppur ricordato per le sue imprese tra Nazionale e Juventus, è riuscito a ritagliarsi un bello spazio a Bergamo. Per un solo punto fuori dalla Coppa UEFA e una squadra che faceva del comunale suo territorio di caccia (seppur il gioco fosse all’insegna del caro catenaccio), che raggiunse il picco proprio a fine girone d’andata: per l’esattezza sul terzo gradino del podio.
24 gennaio 1993, i nerazzurri incontrano l’Ancona con la concreta possibilità di fare un balzo importante in classifica. Nonostante l’assenza di ben 5 titolari la Dea regge comunque il colpo, beneficiando anche dell’esordio di un giovane Alessio Tacchinardi che in campo si dimostra tanto ordinato quanto attento. Al 21′ i padroni di casa passano in vantaggio con Rambaudi grazie ad un cross perfetto di Perrone su calcio d’angolo.
Gli ospiti tirano fuori l’orgoglio per quanto siano in piena zona retrocessione, e infatti Agostini di testa sigla l’1-1, rischiando di vincerla colpendo addirittura un palo. Nel finale il difensore Montero si sgancia dalla retroguardia e con un siluro mette il risultato sul 2-1 finale con un comunale che esulta dalla gioia, sognando da terza della classe.
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