L’Inter sta in questi giorni attraversando un cambio societario che in teoria non dovrebbe sconvolgere quanto inizialmente previsto dai dirigenti per quel che riguarda l’aspetto sportivo e quindi anche il modus operandi della prossima campagna acquisti.
I tifosi nerazzurri da almeno 3 anni sono abituati a dover fare i conti con sessioni estive da chiudere in forte attivo e condizionate magari dalla cessione di un big. Come già paventato in precedenza, questo non accadrà nei prossimi mesi perché i ricavi sono cresciuti grazie anche ai risultati sportivi. Prima del passaggio da Suning ad Oaktree si vociferava che l’Inter dovesse chiudere in pari il prossimo calciomercato ma ora, secondo Tuttosport, Oaktree avrebbe chiesto di chiuderlo in attivo anche se non di molto. Il fondo non ha intenzione di chiedere qualche grosso sacrificio perché ciò significherebbe indebolire troppo la rosa condizionando i risultati (e quindi anche i ricavi) del futuro.
In uscita cambia poco dunque: in caso di arrivo di offerta monstre, la si valuterà attentamente insieme all’entourage del giocatore in questione; caso particolare è quello di Thuram che ha una clausola rescissoria da 85 milioni. Si potrebbe monetizzare con Valentin Carboni se arrivassero proposte di almeno 30 milioni. In entrata, se è possibile, si vorrebbero acquistare un secondo portiere (Bento) e un attaccante che sappia saltare l’uomo.
L’articolo Inter: cambiano i paletti da rispettare per il mercato, chiudere in pari non basta più, la nuova richiesta proviene da Notizie Inter.
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