Cesare Casadei lascia l’Inter per approdare al Chelsea a fronte di un accordo di circa 15 milioni di Euro più 5 di bonus. Non proprio bruscolini per un ragazzo di grande talento e potenziale ma che ancora non ha esordito in prima squadra. Eppure la nuova politica dei Blues di Todd Boehly si sta concentrando sul rastrellare in giro per l’Europa la meglio gioventù.
Non esattamente la stessa prospettiva che si percepisce in casa nerazzurra e sono in molti a vedere nella cessione del centrocampista classe 2003 un nuovo “caso Zaniolo”, di fatto regalato alla Roma insieme a un congruo bonifico per portare a Milano Nainggolan. A posteriori (ma forse anche sul momento), un colossale errore.
E così il Presidente Zhang sacrifica un possibile top player del futuro per salvaguardare il bilancio di oggi. Senza considerare quanto il valore di Casadei possa triplicare o più nei prossimi anni se le promesse verranno mantenute. Ma in fondo questo modo di amministrare il calcio è tipico delle società italiane (non tutte, per fortuna) ultra indebitate e sull’orlo de baratro.
Il famoso “player trading” è una possibile salvezza per lenire i dolori della cattiva gestione finanziaria, ma senza una “visione” di quel che sarà il progetto sarà sempre a corto raggio. Insomma, in casa Inter il mantra non cambia: “Chi vuol esser lieto sia, del doman non v’è certezza”.
L’articolo Inter, ciao ciao Casadei con lo spettro Zaniolo: del doman non v’è certezza proviene da Calcio News 24.
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