Un calendario molto fitto di impegni, forse troppo: l’Inter non ha nemmeno il tempo di godersi la vittoria contro il Torino, che domani avrà già la prossima delicata gara in Champions League a San Siro contro il Salisburgo. I troppi impegni rappresentano un problema per Inzaghi, anche per le scelte di formazione e per i cambi a partita in corso: il punto del Corriere dello Sport.
Sul quotidiano si legge: «L’Inter a Torino ha allungato nell’ultima mezz’ora e vinto con i cambi, quasi preordinati e decisi a tavolino. Unica variazione legata al cartellino di Barella, altrimenti sarebbe uscito Mkhitaryan per fare posto a Frattesi, ma c’è un problema serio per i grandi club, compresa l’Inter, legato allo stress dei nazionali, consumati da partite senza respiro, viaggi e voli intercontinentali. Simone ha meditato sull’ipotesi di impiegare Sanchez, reduce da 180 minuti filati con il Cile per affrontare Perù e Venezuela, poi lo ha risparmiato. Lautaro, almeno, era entrato negli ultimi 13 minuti di Argentina-Perù.
Dumfries era stato spremuto dall’Olanda con Grecia e Francia: sabato a Torino il suo ingresso nell’ultima mezz’ora è stato determinante, ma ieri mattina ad Appiano Gentile, nonostante l’impiego limitato, l’olandese era sfinito dalla stanchezza. Le difficoltà sono di tutti, sia chiaro, ma Inzaghi comincia a pensarla nello stesso modo di Sarri. Maledetti calendari. Si gioca troppo, si preparano male le partite, si rischiano e si moltiplicano gli infortuni».
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