Roberto Samaden, ex responsabile del settore giovanile dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Sky Sport sul suo lavoro nel vivaio nerazzurro e sui molti giovani che sono passati di lì. Di seguito le sue parole.
SETTORE GIOVANILE – «Dal primo ragazzo che ho allenato nel 1990 all’ultimo che ha segnato nella finale scudetto me li ricordo tutti. Se devo pensare a qualcuno che in questo momento sta avendo successo dico Willy Gnonto, perché è un ragazzino che ho nel cuore. Ha scelto un altro percorso, ma vedere il suo sorriso ogni volta che si allenava e la sua disponibilità verso compagni e allenatore credo sia stato lo spot più bello di quello che deve essere un settore giovanile. L’ho apprezzato per la scelta che ha fatto di andare via da noi, perché ha avuto coraggio e questo coraggio ha pagato».
DIMARCO – «Dimarco è l’emblema di quello che deve essere un settore giovanile. Non comprare giocatori a 16 anni e rivenderli a 19, ma ragazzi che entrano a 7 anni e fanno tutto il percorso, che lui ha fatto con Di Gregorio e Bonazzoli. Poi lui è interista malato. Carboni? Ce ne sono tre e sono tutti bravi, e occhio al più piccolo».
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