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Inter: “Senza Champions cessioni importanti a giugno”

Piero Ausilio, dt dell’Inter, è stato protagonista oggi di un faccia a faccia “social” con i tifosi nerazzurri. È stata l’occasione per rasserenare gli animi, dopo lo scontro verbale di un gruppo di sostenitori dell’Inter e alcuni calciatori, Icardi su tutti, al termine della gara persa al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo. La società milanese, che sta attraversando un periodo nerissimo nonostante il cambio di allenatore e i numerosi acquisti nel mercato di riparazione, vuole ripartire al più presto, ed è convinta di poter ancora dare un senso alla stagione.

C’è tutto il tempo per recuperare in campionato e ottenere una posizione di classifica più dignitosa di quella attuale, e poi c’è l’Europa League, un traguardo che potrebbe dare l’accesso alla Champions League seppur da una porta secondaria. Ausilio è stato molto disponibile con i tifosi, le cui domande non potevano non partire dalla sessione di mercato appena chiusa:

“So di aver lavorato duramente con la mia equipe, ci siamo confrontati e abbiamo deciso questo tipo di mercato sapendo le difficoltà finanziarie imposte. Sappiamo di aver fatto un buon lavoro. Portare a Milano Shaqiri, Podolski e Brozovic, ma anche Murillo per cui c’è parecchio di concreto è stato importante. Siamo stati bravi ad anticipare la concorrenza, nel caso di Shaqiri a convincerlo del nostro progetto a medio-lungo termine. Poi io penso sempre che si poteva far meglio ma c’è soddisfazione”.

Già, le difficoltà finanziarie, quelle che stanno rendendo tutto più difficile. D’altronde risultati sportivi ed economici camminano di pari passo, e se non si ricomincia a vincere al più presto, tutto diventa più difficile. Mancini, nonostante stia statisticamente facendo peggio di Mazzarri, gode ancora di molto credito nell’ambiente, come eredità della sua precedente parentesi da allenatore dell’Inter:

“Mancini? Porta una mentalità diversa e l’ha trasmessa a noi e alla squadra. Oggi i risultati sono negativi – dice Ausilio – ma i conti si fanno alla fine. Penseremo di aver costruito qualcosa di importante che durerà negli anni”.

Dopo aver chiuso definitivamente al ritorno di Cassano (“Con Antonio ci siamo lasciati bene, sono rimasti rapporti splendidi ma non significa che a livello professionale tornerà”), Ausilio, poi chiarisce una cosa: senza l’ingresso in Champions League, i piani dell’Inter saranno rivisti e saranno necessarie cessioni eccellenti. La società nerazzurra per uscire dal pantano dei debiti sta pagando già un mutuo importante e in più presto si dovrebbe conoscere la sanzione dell’Uefa per la violazione del Fair Play Finanziario. L’Inter potrebbe trovarsi presto con le spalle al muro e a quel punto, partiranno i giocatori che hanno più mercato, Icardi su tutti:

“Non dobbiamo nasconderci, normale che in tal caso mancherebbero risorse per il nuovo mercato. Non ci sono indiziati maggiori, però per alcuni giocatori che arrivano è normale che qualcuno possa partire. Tre big e siamo apposto? Ma c’è una realtà diversa. Io ho il massimo rispetto verso i tifosi, non credo che l’Inter possa migliorare solo attraverso big da 30 milioni. Si possono trovare buone idee a costi inferiori e poi diventano big nell’Inter”.

In questi giorni sono in tanti i tifosi che chiedono la testa di Ranocchia: che farà il capitano, rinnoverà il contratto con l’Inter? Intanto il dt lo difende dalle critiche…

“C’è una stretta di mano – rivela Ausilio – , per una serie di situazioni burocratiche non è stato ancora formalizzato ma a tutti gli effetti è prorogato e prolungato. Prima ho detto che non c’è mai un errore del singolo. Andrea l’ha fatto, ma il gol subito nasce prima. Dietro a ogni rete che si subisce c’è responsabilità comune. Andrea non deve dimostrare nulla, è serio e ha l’Inter nel cuore, sta giocando pur non essendo al meglio. A napoli più volte sembrava dovesse uscire perché era in difficoltà, invece ha stretto i denti. All’esterno certe cose non si vedono, ma per noi valgono tanto. L’errore va dimenticato, conta solo domenica prossima e lui sta ragionando in questi termini”.

Mirko Nicolino

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