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Inter, Zanetti ricorda il triplete: “Rimarrà in eterno. Il merito di Mourinho fu…”

Javier Zanetti ha ricordato con orgoglio e fierezza il triplete conquistato nel 2010, tessendo le lodi di Jose Mourinho.

Javier Zanetti, leggenda del calcio e attuale vice presidente dell’Inter, ha recentemente condiviso i suoi ricordi sul leggendario successo del Triplete durante una candida intervista rilasciata a BSMT. Le sue parole non solo rinnovano l’ammirazione per l’ex allenatore José Mourinho ma gettano anche luce sull’eccezionale spirito di squadra che ha caratterizzato quella storica stagione.

Memorie di un triplete storico

La vittoria del Triplete resta uno dei traguardi più ambiti nel calcio europeo, e Zanetti ricorda con orgoglio il momento in cui l’Inter è riuscita a conquistarlo: “Mourinho? Quel momento rimarrà in eterno, siamo gli unici italiani ad aver fatto il Triplete.” Il riferimento è alla stagione 2009-2010 quando l’Inter, sotto la guida di Mourinho, vinse la Serie A, la Coppa Italia e la Champions League, un’impresa che nessuna squadra italiana era riuscita a compiere prima d’allora.

Steven Zhang Javier Zanetti

Una squadra unita

Il segreto dietro al successo, secondo Zanetti, non risiedeva solo nelle abilità individuali dei giocatori ma in qualcos’altro di molto più profondo: “Era riuscito a creare una famiglia, oltre ad avere grandi campioni, era una squadra con grandi personalità dove tutti volevano fare quella cosa per l’Inter, in quel momento.” Questo spirito di unità e determinazione era palpabile, soprattutto nei momenti difficili, come dimostra il ricordo della partita contro il Barcellona: “Lì è stato lo spirito di squadra dopo il rosso di Motta, l’unione del gruppo di arrivare all’obiettivo che era la finale e ci è andata bene.”

La discesa e la risalita

Un momento particolarmente significativo per Zanetti e l’Inter fu la partita contro il Dynamo Kiev: “Quella Champions è stata complicata per noi, a Kiev nel girone perdevamo 1-0, eravamo fuori dalla Champions.” La scelta audace di Mourinho di sostituire due difensori con due attaccanti all’intervallo si rivelò decisiva, portando a una vittoria cruciale per 2-1. Questo cambiamento tattico non solo salvò l’Inter dall’eliminazione precoce ma dimostrò anche la fiducia dell’allenatore nei suoi giocatori e la loro capacità di superare le avversità.

Tra passato e presente

La relazione tra Zanetti e Mourinho dimostra che il rispetto reciproco e l’affetto vanno oltre i successi professionali: “Ho avuto e ho ancora un grandissimo rapporto con Mou, da calciatore e anche adesso quando ci troviamo.” Questo legame, forgiato nei momenti di trionfo e di sfida, sottolinea l’impatto duraturo delle esperienze condivise e il valore degli incontri umani nel mondo dello sport.

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Redazione F

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