Pasquale Mazzocchi ha parlato ai microfoni di Rai Sport dal ritiro di Coverciano della nazionale italiana. Di seguito le sue parole.
CONVOCAZIONE – «Sono contentissimo, è qualcosa di straordinario, ripensando a tutta la strada che ho fatto. Ho la convinzione che i sogni li fa molto spesso chi dorme, gli obiettivi si raggiungono con il lavoro. Ho iniziato a fare il fruttivendolo pere aiutare i miei genitori, poi sono stato fortunato a intraprendere la strada del calcio, che mi ha salvato la vita».
SOPRANNOME ‘TALISMANO’ – «Mi piace il soprannome, che viene anche dal sacrificio e dal non arrendersi mai. Cerco di portare esperienza caratteriale nello spogliatoio. Da piccolo mi chiamavano ‘mezzo chilo’ perché ero magrolino, poi sono cresciuto».
SALERNITANA – «Voglio ringraziare il presidente e i miei compagni per avermi aiutato a raggiungere questo obiettivo, non è un punto di arrivo ma di partenza. Nel calcio ci deve essere lavoro e sacrificio ma soprattutto divertimento».
MOGLIE – «Ci siamo conosciuti in un centro che comprende i giovani del quartiere per non farli perdere e abbiamo portato il nostro rapporto avanti. Dopo nove anni abbiamo deciso si sposarci. Quando torno nel mio quartiere trovo tutti entusiasti, i miei genitori stanno piangendo da tre giorni, non ci credono ancora della mia convocazione».
L’articolo Italia, Mazzocchi: «Straordinario se ripenso alla strada fatta» proviene da Calcio News 24.
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