Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha parlato a Dazn Heroes.
PAROLE – «Io sono tornato con un programma ben preciso, per questo con Agnelli ho fatto quattro anni di contratto. In questi due anni è vero che la Juventus non ha vinto nulla, il primo anno pensavo sarebbe stato più facile e forse è stato un errore. Però da quando sono tornato ad oggi sono rimasti solo dieci giocatori, di cui tre portieri e sette di movimento. Il lavoro fatto in questi due anni su indirizzo e obiettivo della società è stato buono. L’obiettivo era rinnovare la squadra: sono arrivati dopo un percorso importante nel settore giovanile alcuni giocatori dalla Next Gen. Quest’anno ne abbiamo sette all’interno della Prima Squadra. C’è stato un abbassamento notevole del monte ingaggi e un incremento del valore patrimoniale del parco giocatori. Nei prossimi anni la Juve ha il destino nelle sue mani. Avevo altre offerte? Sì, diciamo di sì. Sono tornato perché era una sfida, avevo lasciato una squadra che in cinque anni aveva fatto la storia della Juventus. Giustamente mi dirai che è stato un errore di presunzione pensare che si potesse subito tornare a vincere. Era una sfida personale, oltre che una scelta affettiva perché ho un figlio che vive a Torino».
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