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Juve, Bruno Longhi: «Non mi aspettavo il secondo posto»

Le parole di Bruno Longhi in esclusiva a Juventusnews24.com: «Cambiaso lo credevo meno forte ed è stata una sorpresa in positivo»

Bruno Longhi ha parlato in esclusiva a Juventusnews24.com del momento della Juve. Di seguito le sue parole.

Si aspettava di vedere la Juve seconda in classifica dietro l’Inter dopo 12 giornate?

«Sinceramente no. Mi aspettavo, sulla scorta di quelle che erano le dichiarazioni e le premesse, una Juve in una posizione alta, ma non davanti a Milan e Napoli, squadre che erano state valutate come superiori ai bianconeri».

Questa posizione è dovuta più ai meriti della Juve o ai demeriti di Milan e Napoli?

«Milan e Napoli hanno demeriti perché non hanno rispettato quelle che erano le rispettive tabelle di marcia. Nel Milan sono emersi problemi che si pensava non sarebbero emersi. Nel Napoli il discorso Garcia era un punto di domanda. La Juve, comunque, sta andando forte a livello di risultati a prescindere dalle altre. E’ a 2 punti dall’Inter e hanno fatto la stessa marcia, perdendo col Sassuolo e pareggiando col Bologna. La differenza è nella partita di Bergamo contro l’Atalanta che la Juve ha pareggiato e l’Inter ha vinto. Poi si possono analizzare le prestazioni e come sono venuti i risultati, ma i numeri sono questi».

Chi sono, per Longhi, le sorprese in positivo della Juve fino a questo momento?

«Ho visto giocare Cambiaso nel Genoa. Lo credevo meno forte ed è stata una sorpresa in positivo. Anche Weah, seppur messo un po’ da parte, si è adattato a fare l’esterno destro e l’ha fatto molto bene con una velocità incredibile. Quando ha giocato a San Siro in marcatura su Weah mi ha davvero stupito. Loro due hanno dato di più quando mi aspettassi. Che Rabiot e Locatelli facciano Rabiot e Locatelli è normale. Di Gatti e Rugani si è detto molto, senza considerare che alla Juve manca tanto Danilo. E’ il leader indiscusso e Allegri non lo toglieva mai perché lui e Rabiot sono i suoi uomini dello spogliatoio».

Chi, al contrario, l’ha delusa di più?

«Da Vlahovic mi aspettavo di più, ma in generale. Lui ai tempi di Firenze era devastante, se non era Haaland ci mancava poco… La Juve l’ha strapagato perché era convinta di averlo in campo come era stato a Firenze. Il Vlahovic di Firenze, invece, si è visto raramente. Se lui Chiesa, che ha l’attenuante degli infortuni, fossero stati quelli di Firenze o quello della Nazionale per quanto riguarda Chiesa, la Juve avrebbe fatto un percorso differente in questi anni. Il fatto che sono venuti a mancare per lungo ha fatto la differenza».

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