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Juventus: il 10 e lo stadio amico

Lo stadio di Dortmund è come il salotto di casa per la Juventus: ci ha giocato quattro volte e quattro volte è uscita con la vittoria. Anche ieri, la tradizione è stata confermata. Il Borussia è stato soggiogato fin dall’inizio, grazie alla prodezza di Tevez. Che nel secondo tempo replicherà, non prima di aver dimostrato di avere un buon cuore, offrendo a Morata il cioccolatino del 2-0.

La Juve ha vinto, comandando dall’inizio alla fine. Non lasciando nulla all’avversario. Un bravo bisogna dirlo a Max Allegri, che ha saputo dare un seguito alle dichiarazioni della vigilia: “Dobbiamo fare almeno due gol”. La squadra è andata oltre, facendo pure il terzo sotto il ‘muro giallo’. A proposito di Tevez, il numero 10 della Signora ha confermato un’altra tradizione.

Borussia Dortmund – Juventus 0-3 | Foto | Champions League | 18 marzo 2015

























































Qui in Westfalia, infatti, avevano passeggiato e danzato altri numeri 10 bianconeri indimenticabili, Baggio e Del Piero. Senza dimenticare che anche nella sfortunata finale di Champions contro il Borussia, Alex aveva fatto una rete di tacco da cineteca. Insomma, stadio amico e magia del numeretto sulla maglia. Così la Juve ha fatto l’impresa. E domani attende il sorteggio, sperando magari in un viaggio a Montecarlo.

Un’ultima cosa: Allegri ha dovuto far fronte all’emergenza con l’infortunio di Pogba. Ha cambiato modulo, inserendo Barzagli. Ha sofferto 10 minuti, il tempo di assestarsi in campo. Quindi, ha ripreso a comandare. A dimostrazione che non è la difesa 4 o la difesa a 3 a fare la differenza in Europa, ma il concetto di squadra. Caro Antonio Conte, quella difesa a 3 bisogna anche saperla maneggiare…

alessandropignatelli

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