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Juventus, il caso Giovinco: da nuovo Del Piero a comprimario di lusso

Che sia a gennaio o il prossimo giugno, la carriera di Sebastian Giovinco nella prima squadra della Juventus, si interromperà dopo cinque stagioni intervallate dalle esperienze di Empoli e Parma. Il ritorno alla base nell’estate del 2012, aveva fatto sperare ancora una volta i tifosi che l’erede di Alex Del Piero fosse stato finalmente trovato nel ragazzino cresciuto nel vivaio, ma il campo ha detto ben altre cose. Spiace per la ‘Formica Atomica’ che di caparbietà e voglia in campo ne ha sempre messe tanto, con risultati troppo alterni. “C’è Alex a fargli da ombra”, sostenevano alcuni, sperando che con l’addio dello storico capitano Giovinco sarebbe finalmente fiorito a top player, dimenticando ovviamente che il 19enne Del Piero si fece spazio nonostante l’ombra di attaccanti del calibro di Roberto Baggio e Gianluca Vialli.

Se anche Antonio Conte, che lo ha fortemente rivoluto alla Juventus facendo spendere alla società qualcosa come 11 milioni di euro per la metà del cartellino (praticamente quanto è costato interamente Tevez), si è ricreduto, un motivo ci sarà. Dopo 17 giornate, nel campionato 2013-2014 Giovinco ha giocato solo 238 minuti, contro i circa 1200 minuti dello scorso anno di questi tempi. Certo, sono stati acquistati Tevez e Llorente, ma il minutaggio del “piccolo” attaccante bianconero è nettamente più basso anche di quello di Vucinic e Quagliarella, non a caso.

È chiaro che la Juventus difenda ufficialmente l’esoso investimento fatto, ma al contempo si sta valutando quale sia la migliore soluzione per il club e per il ragazzo. Giovinco, dal canto proprio, ha capito che alla Juventus sarà sempre un comprimario: se non sei titolare a 27 anni in una grande squadra, difficilmente lo sarai negli anni successivi. Attualmente la sua valutazione è di circa 12 milioni, praticamente la metà dello scorso anno di questi tempi, a cui si deve aggiungere un ingaggio da 1,7 milioni annui più bonus. Nelle scorse settimane si sono fatte avanti Genoa, Parma e Torino, ma il dg Beppe Marotta non prende nemmeno in considerazione l’ipotesi di un prestito. Se non sarà cessione a titolo definitivo, almeno la comproprietà la Juve vuole strapparla, in modo da incassare 5 – 6 milioni utili per il mercato in entrata.

Intanto, che il clima sia cambiato attorno a Giovinco, lo testimoniano anche le parole degli agenti, che in estate parlavano di prolungamento con ritocco dello stipendio, mentre ora rivedono nettamente al ribasso le proprie aspettative:

“Non c’è nessuna novità – dichiara Claudio Pasqualin – e la sua situazione è assolutamente serena. Ha ancora un altro anno di contratto e non c’è alcuna fretta: è un discorso che affronteremo più avanti. Ho letto di Torino e Genoa e francamente sono cose che non esistono né so da dove escano fuori. È chiaro che Sebastian avrebbe voluto trovare un po’ più di spazio, ma non è un problema: lui lavora ogni giorno per convincere Conte a schierarlo in campo. E questo continuerà a fare anche nel resto della stagione”.

Morale della favola: per gennaio è difficile che Giovinco si muova, a giugno cercherà una nuova sistemazione che dovrà essere compatibile con le proprie aspettative.

Mirko Nicolino

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