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Juventus-Sampdoria: Pirlo riposa, la banda di Allegri non può

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Il solista se ne va in panchina, la banda deve suonar(le) comunque alla Sampdoria, cercando di sfruttare il fattore campo. Fuori di metafora: Andrea Pirlo non è tra i titolari per la sfida della Juventus ai blucerchiati. Secondo il turnover di Allegri. Ma i bianconeri devono provare a vincere per mantenere le distanze dalla Roma o, nel migliore dei casi, allungare.

Se Dio il settimo giorno si riposò, allo Juventus Stadium sperano di continuare a vedere i frutti del lavoro di Max anche di domenica alle 12.30. La striscia positiva casalinga è insidiata da Mihajlovic e da una Samp che si trova al quarto posto in classifica e nutre sogni di Champions. In vista dei prossimi impegni – il Cagliari giovedì e poi la Supercoppa con il Napoli a Doha – il professore inizia in panchina. L’uomo che con un calcio piazzato può risolverti anche la partita più difficile.

Allegri si affida a Pogba, Marchisio e Vidal, con Pereyra dietro a Tevez e Morata, che è l’altra novità annunciata di oggi. Finora, lo spagnolo ha un po’ deluso quando è partito dall’inizio. Oggi ha l’occasione per riscattarsi. Dall’altra parte c’è la squadra che l’anno passato ha destato le migliori impressioni allo Stadium. E che in questa stagione è ulteriormente maturata. Con un Gabbiadini in partenza per Napoli, ma che spera di fare uno sgarbo alla Signora.

Una squadra giovane, quella ligure, ma con uomini del calibro di Eder, in gran forma, che possono mettere in difficoltà una difesa che manca dello squalificato Chiellini. Ci vorrà la miglior Juve per non farsi bloccare dalla Sampdoria. Una Juve che è reduce da due 0-0 consecutivi, ma che ha tuttora il miglior attacco della serie A.

Allegri chiede a Tevez di ritrovare la via del gol. Senza Llorente, l’Apache dovrebbe tornare a giocare più avanti. E questo potrebbe permettergli di dedicare tutte le sue risorse al tentativo di far gol. Esame importante anche per Pereyra, che torna a giocare dietro le punte e che – dopo un ottimo inizio – si è un po’ perso. In ogni caso, là in panchina, la risorsa Pirlo c’è. Ma Allegri spera di non dovergli chiedere gli straordinari. Contro l’allenatore che ha fatto della ‘punizione’ il suo marchio di fabbrica in carriera.

alessandropignatelli

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