Jurgen Klismann non vede l’Inter troppo sfavorita rispetto al Manchester City; ecco le sue previsioni alla Gazzetta dello Sport. “Ansia per la finale? Cresce, ogni giorno di più. Pensando alla finale, mi sento come ogni interista, ma con una differenza: io la vedrò da Seul, il lavoro mi ha portato qua a fare il c.t. Se me lo aspettavo? Sincero? No! Arrivare ai quarti già mi sembrava una gran cosa, ma la finale chi se l’aspettava. Il bello è che adesso può succedere di tutto. Il City è fenomenale, ma non avendo niente da perdere l’Inter ha quasi un vantaggio“.
“Il City ha reso al top, l’Inter ha avuto alti e bassi ma se confrontiamo reparto contro reparto non vedo tutta questa differenza. Non è 80-20%, ma 55-45%. È una partita in cui serve identità, appartenenza, coraggio: per questo dico gli italiani, l’asse Barella-Bastoni. Non è un caso che il vostro calcio sia arrivato così in alto nelle coppe europee dopo l’esclusione del Mondiale: è stata una reazione di orgoglio. Haaland è un 9 favoloso, butta giù anche i pullman: inutile che l’Inter lo metta davanti alla porta, meglio andare avanti con coraggio, rischiando e proponendo un calcio offensivo. E poi questo Lautaro, maturato così tanto, non è da meno: ormai è al livello dei grandi”.
L’articolo Klinsmann: “In finale serve senso di appartenenza, punto su Bastoni e Barella, Haaland? Lautaro non è da meno” proviene da Notizie Inter.
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