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L’Ajax alla prova della verità in Europa League

Tutto sulla sfida tra Ajax e Ludogorets per i preliminari di Europa League che danno l’accesso alla fase a gironi

L’idea che l’Ajax possa stare fuori dall’Europa League, dopo le delusioni patite la scorsa stagione trascorsa senza raccogliere nulla, è francamente impensabile. Ma affinché non avvenga, la formazione di Amsterdam deve entrare dalla porta dello spareggio con il Ludogorets e oggi, in Bulgaria, sarà fondamentale uscire con un risultato positivo per non rendere complicato il match di ritorno.
Cosa hanno detto le prime due gare di Eredivisie, nelle quali la nuova creatura di Maurice Steijn ha raccolto 4 punti, vedendosi già costretta a inseguire chi ha fatto meglio di lei (occhio soprattutto al Psv, a punteggio pieno)? Ai fini dell’incontro odierno è più interessante soffermarsi sulla seconda giornata. Nella prima, in casa, l’Ajax ha battuto 4-1 Heracles, non senza fatica, tanto da avere spezzato l’equilibrio solo a un quarto d’ora dal termine. Al primo appuntamento in trasferta, invece, non è andata oltre il pareggio, 2-2, nel minuscolo impianto dell’Excelsior, nel quale il mister ha presentato un undici di partenza dall’età media bassissima, 22 anni e 139 giorni, un evento che in Olanda non si verificava dal dicembre del 2017 e che dà il senso della profondità e insieme della difficoltà che si dovranno affrontare.
Data la situazione, sarebbe ingeneroso ogni giudizio troppo severo. Vedremo in Europa quali saranno le scelte del tecnico, ma è indubbio che qualche nodo è emerso nella sfida di Rotterdam.

1) La difesa fa errori grossolani. Dopo quello di Salah-Eddine nella gara inaugurale, l’imbarazzo di Medic nella costruzione dal basso, tale da regalare il gol del 2-1, indica che occorre alzare la soglia dell’attenzione. Il reparto si sente tutt’altro che sicuro. E se davanti si crea tantissimo, dietro si scricchiola per errori dei componenti e mancata protezione di chi sta davanti.
2) La leadership di Van den Boomen. Contrariamente alle sue abitudini, l’Ajax ha oggi un giocatore che lancia. Con l’Excelsior l’ex Tolosa lo ha fatto subito, appena battuta la palla al centro, sbagliando la misura del passaggio. Cosa che si è confermata dopo, fino a un progressivo eclissarsi dal match con relativa sostituzione. É giusto affidare a lui le chiavi della direzione del gioco?
3) La vecchia guardia non va bocciata. Ok la linea verde, ma se l’Ajax ha ottenuto il 2-2 è perché Klaassen è entrato in campo e ha siglato un gol da straordinaria mezzala d’inserimento qual è. Conviene a Steijn pensare che il trentenne sia una delle risorse principali e trovare il modulo giusto per permettergli di premiare le caratteristiche di un centrocampista che negli ultimi 3 anni in Eredivisie è andato in gol una volta ogni 3 partite. É una risorsa da sfruttare meglio, anche se non mancano le bocche da fuoco davanti.

Redazione F

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