Lautaro Martinez ha vissuto un 2023 quasi indimenticabile e quel quasi è dovuto soprattutto alla finale di Champions League persa ed in minima parte anche per il posto in nazionale soffiatogli da Julian Alvarez.
La Gazzetta dello Sport per elogiarlo lo mette a confronto con Erling Haaland anche perché entrambi hanno iniziato benissimo la nuova stagione perché spinti da enormi (e simili) motivazioni. Il Toro a volte ripensa allo scontro diretto del 10 giugno scorso e all’occasione celeberrima in cui solo davanti ad Ederson si è fatto parare il tiro con Guardiola disperato a terra mentre il norvegese è spinto dalla rabbia di non aver vinto il Pallone d’Oro.
L’attaccante del Manchester City ha segnato 15 goal in 17 partite mentre il nerazzurro ne ha siglati 14 in 15 gare; c’è però da dire che Lautaro ha tirato 1 solo rigore mentre il collega 3 in più.
In futuro Lautaro ovviamente si augura di non smettere mai di segnare: è vero che la stagione è ancora piuttosto giovane ma per ora dei soliti momenti bui che lo attanagliavano ogni anno non sembra esserci traccia. Nonostante sia il leader tecnico e carismatico non è un robot e quindi anche lui è soggetto al turnover di Inzaghi: la novità è però che lui ultimamente riesce ad incidere anche in gare in cui gioca pochi minuti. Salisburgo e Salerno sono gli esempi più lampanti.
L’articolo Lautaro non vuole smettere di segnare, continua la sfida con Haaland proviene da Notizie Inter.
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