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Lazio: Kamada e Guendouzi meglio di Milinkovic. E se fosse questa la mossa decisiva

La Gazzetta dello Sport di oggi propone un’interessante riflessione sulla Lazio dopo la vittoria di Napoli e in vista della Juve

La Gazzetta dello Sport di oggi propone un’interessante riflessione sulla Lazio dopo la vittoria di Napoli e, soprattutto, in vista dello scontro diretto con la Juventus all’Allianz Stadium, che dirà molto a proposito delle prospettive della squadra. Il succo dell’analisi potremmo tradurlo così: Sarri ha perso sì Milinkovic-Savic, un giocatore capace di accendere la luce, di risolvere le partite con giocate a effetto, di far valere quel connubio tra fisicità e tecnica che lo rende poco riproducibile. Ma oggi, al termine della campagna acquisti, e per quanto si è potuto vedere al Maradona, il reparto di mezzo è più forte di prima. Merito dei due nuovi innesti già visti all’opera – Kamada e Guendouzi – e di Rovella, che sta lavorando per essere a posto e trovare un posto nella formazione biancoceleste.

Oltre al valore individuale, c’è poi il fattore combinatorio: nello scacchiere laziale il tecnico può assemblare in maniera diversa i singoli componenti, formando così quello che il quotidiano milanese definisce un «centrocampo girevole». E se lo status di Luis Alberto è senza ombra di dubbio differente da quello degli altri, a maggior ragione da quando ha convinto tutti di essere un giocatore con una qualità non imitabile, gli altri sono tutti intercambiabili e le possibilità di metterli insieme sono davvero molteplici. Un fattore particolarmente importante in una stagione dove alla Lazio viene chiesto una crescita di mentalità in Europa, l’approdo agli ottavi di finale non è un’ipotesi lontana dal realizzarsi in un girone molto equilibrato con Feyenoord, Atletico Madrid e Celtic, soprattutto se riuscisse immediatamente a conquistare 3 punti nell’esordio casalingo contro l’ex Diego Simeone.

I margini di crescita sono enormi. Kamada a Napoli ha segnato una rete che non pochi hanno paragonato a quelle del Nedved capitolino. E occorre considerare che stiamo parlando di un incursore che ha chiuso il 2022-23 con l’Eintracht Francoforte con 16 reti. Anche Guendouzi è andato in gol, annullato dal Var per questione di centimetri. Ma quel che più ha colpito è stata la naturalezza del suo inserimento, anche sotto il profilo dell’attenzione tattica. Due gusti sono meglio di uno, diceva una vecchia pubblicità (non in romanesco, per la verità): potrebbe anche essere che la cessione del Sergente abbia imposto alla Lazio di migliorarsi e l’operazione sarà giusta.

Redazione F

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