AC Milan's coach Filippo Inzaghi gives instructions to his players during a Champions Cup match against Manchester City at Heinz Field in Pittsburgh on July 27, 2014. AFP PHOTO/Nicholas KAMM (Photo credit should read NICHOLAS KAMM/AFP/Getty Images)
Tre sconfitte su tre, ma Pippo Inzaghi non si scompone. In fondo, erano tutte amichevoli, seppure prestigiose, contro Olympiacos, Manchester City e Liverpool. Lo 0-2 contro i Reds è l’ultima sberla presa dal Milan negli Stati Uniti, ma l’allenatore preferisce sottolineare ciò che di positivo ha visto nell’ultimo test del Diavolo.
“Dispiace per il risultato immeritato, ma era la risposta che aspettavo. Nel secondo tempo, abbiamo fatto una mezzora a grande livello, il secondo gol ci punisce troppo. C’è stata una bella reazione, sono contento dei miei ragazzi, non ricordo una parata del nostro portiere; invece, del loro, c’è stata”.
Per uno come lui, che non amava da giocatore perdere neanche a carte, deve essere stato frustrante tornare a casa con tre ko su tre. E dieci reti sul groppone. Ma le squadre si costruiscono anche così. Imparando a reagire alle sconfitte. E poi la serie A inizia tra 28 giorni, c’è tempo per rianimare le truppe:
“Dobbiamo continuare con questo spirito e con questa voglia. Ai miei ragazzi posso solo dire di continuare così, poi quando ci confronteremo con le squadre in Italia, i nostri valori verranno fuori. Forse siamo ancora un po’ ingenui. Le due reti subite? Abbiamo preso gol mentre eravamo in possesso di palla, ma sono io che chiedo che la squadra giochi da dietro, siamo il Milan e non possiamo buttare via il pallone. Ora andiamo avanti e mi fa piacere la reazione nella fase difensiva da parte di tutti”.
Se la difesa ha incassato tanto, l’attacco non ha brillato mai in America. Ma anche in questo caso, Superpippo va dritto per la sua strada:
“Balotelli può fare anche il centravanti di raccordo, Niang sta facendo bene, ha un bell’atteggiamento. In Italia ci può dare una grande mano e non penso ci siano tanti giocatori della sua età così forti in giro. Diamogli tempo e fiducia. Gli attaccanti esterni, oggi, ci hanno dato una grossa mano. Mentre nelle altre partite abbiamo fatto fatica, oggi ci siamo giocati la partita contro una delle squadre più forti in Europa. Nel campionato italiano, con questa voglia e questa determinazione possiamo fare bene, dobbiamo solo scrollarci di dosso le paure dello scorso anno”.
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