Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera in cui tocca vari argomenti. Di seguito le sue parole.
DIMISSIONI MANCINI – «Sorpresa, come tutti. Non me le aspettavo. Ma rispetto le ragioni personali. E comunque va ringraziato per il lavoro svolto in questi cinque anni e per l’Europeo vinto».
SPALLETI – «È una questione di pertinenza esclusiva della Federcalcio. Se invece mi chiedete un giudizio su Spalletti, è l’allenatore campione d’Italia e a Napoli ha fatto un grande lavoro».
LA FEDERAZIONE NE ESCE INDEBOLITA – «No. Manca un anno e mezzo alla fine del quadriennio olimpico e alle elezioni. Non sono preoccupato».
RAZZISMO – «È un tema universale, non solo del calcio, e va combattuto con ogni mezzo. Servono sanzioni e ben venga la proposta degli arbitri di fermare le partite. Ma bisogna partire
dalla cultura e dalla scuola, come ha ricordato di recente Thomas Piketty. Per questo abbiamo siglato protocolli con il ministero dell’istruzione e con l’Unar della Presidenza del Consiglio».
STADI – «C’è un tema infrastrutture e uno sociale e culturale: gli studi sociologici indicano lo
stadio come valvola di sfogo delle frustrazioni sociali. Noi contrastiamo ogni forma di violenza, lavorando con il ministero dell’interno e l’Osservatorio per le manifestazioni sportive: i miglioramenti ci sono, ma non sempre vengono percepiti».
NUOVI IMPIANTI – «Il calcio è lo specchio del Paese. A parte Juve, Udinese, Atalanta e Sassuolo, gli altri sono di gestione pubblica. Ci siamo attivati e offerti di essere mediatori tra le società e le amministrazioni comunali. Stiamo parlando di una priorità. E i ritardi intollerabili. Abbiamo chiesto aiuto al governo: il ministro Abodi, con cui ho un buonissimo rapporto, sta lavorando per una cabina di regia con tutte le amministrazioni interessate, inclusi i ministeri della cultura e dell’ambiente. I dossier sugli stadi, non sono più di 20, tutti di interesse nazionale. A settembre confidiamo in una accelerazione»
RIFORME – «Molte cose in questi mesi sono state fatte. Parlamento e governo hanno accolto le nostre richieste di migliorare la legge Melandri e approvato un provvedimento antipirateria. Abbiamo una strategia di sostenibilità, migliorato la programmazione delle partite
ed è stato introdotto il fuorigioco semiautomatico. Nelle giovanili giocheranno più italiani e lo abbiamo fatto pensando anche alla Nazionale. Ma non possiamo fare tutto da soli».
TRATTATIVA DIRITTI TV – «Stiamo lavorando nelle difficoltà del contesto post pandemico. Basti pensare che la Premier League ha prolungato per due anni l’attuale contratto. Però ci siamo mossi con anticipo e le società avranno tempo sino alla metà di ottobre per fare tutte le valutazioni».
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