French football player Luis Fernandez rests in front of the referee Luigi Agnolin, during the World Cup football match between France and Germany, on June 25, 1986 in Guadalajara. (Photo credit should read STAFF/AFP/Getty Images)
Luigi Agnolin, uno degli arbitri italiani più importanti degli anni ’80, si è spento all’età di 75 anni e in suo onore questa settimana tutti gli arbitri porteranno il lutto al braccio, come ha previsto il presidente dell’Aia Marcello Nicchi che, insieme al vice Narciso Pisacreta, ai componenti del comitato nazionale e ai responsabili degli organi tecnici nazionali ha espresso il cordoglio di tutti i 35mila arbitri italiani e ha mandato le condoglianze alla famiglia.
Agnolin diventò arbitro ne 1961 e nel corso della sua carriera diresse 226 gare in Serie A. Il match d’esordio nella massima serie per lui fu Fiorentina-Cagliari 3-0 del 18 marzo 1973. Nel 1978 diventò arbitro internazionale, nel 1980 vinse il Premio Nazionale “Giovanni Mauro” e in seguito rappresentò l’Italia ia Mondiali del 1986 e del 1990 (in casa). Nel 1987 diresse la finale di Coppa delle Coppe e nel 1988 quella di Coppa dei Campioni.
Tra il 1990 e il 1992 è stato Commissario della Can C, poi ha lasciato l’Associazione. Nel 2006 è diventato Commissario straordinario dell’AIA, poi, dal 2011 al 2013 è stato direttore generale del Perugia. In seguito si è ritirato a vita privata, ma ha espresso la sua contrarietà al VAR.
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