Luca Marchetti su TMW ha detto la sua su quanto emerso da Benfica-Inter. “La formazione schierata da Inzaghi per la trasferta in Portogallo è servita a tante cose. Prima di tutto ancora a far capire quanto la rosa nerazzurra sia profonda e di qualità. Cambiare cosi tanti giocatori e riuscire comunque a fornire una prestazione del genere non è affatto scontato. Se soprattutto alla fine del primo tempo sei sotto di 3 gol. Se l’Inter avesse perso avremmo certamente avuto da ridire: l’approccio, l’incapacità di sfruttare le occasioni di una stagione, aver sottovalutato un avversario. E invece la partita da tragica diventa quasi eroica”.
“Gli stessi 11 la rimettono in piedi, le prime alternative griffano la gara (Arnautovic, Frattesi e Sanchez) lasciando spazio addirittura alla fine alla possibilità che gli “altri” dopo i cambi potessero completare l’opera, con un uomo in più e il maxi recupero. L’Inter dalla Champions manda un segnale anche al campionato. Di solidità, calma, forza, praticità. Probabilmente sapevamo già di queste doti, ma vederle anche in una partita dove le cose si erano messe così male che forse valeva la pena lasciar perdere…”.
“Ora per completare l’opera ci vuole da prendersi definitivamente il primo posto del girone, senza fare troppi conti. Di sicuro si eviterebbero Bayern, Arsenal, Real Madrid, City e Barcellona…”.
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