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Marotta: “Facile negoziare quando rappresenti l’Inter, spesso Ausilio è sottovalutato, il ciclo è iniziato con Spalletti”

L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha fatto una sorta di bilancio della sua esperienza nerazzurra.

Beppe Marotta a DAZN ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato di tantissimi argomenti; eccone uno stralcio. “La ricerca dei parametri zero nasce dal lavoro di tutta l’area tecnica, dagli osservatori, che monitorano evidenziando i giocatori svincolati. Si va a cercare di contattare e negoziare. Per noi è più facile negoziare quando rappresenti una società come l’Inter. Ora è più facile rispetto a quando sono arrivato. Abbiamo vinto sei titoli, fatto due finali europee. L’Inter è sempre l’Inter, sei a Milano, è normale che anche la città rappresenti, per quell’aspetto del calciatore, spesso rappresentato dall’anima femminile della compagna o della moglie, un tassello importante”.

Giuseppe Marotta Piero Ausilio

Sul direttore sportivo e sui propri meriti

“Siamo riusciti anzitutto a puntellare, evidenzio ancora il merito di Ausilio e Baccin. Spesso Ausilio è sottovalutato, ma sta dimostrando col tempo di essere un bravo direttore sportivo, è molto competente. Abbiamo puntellato l’organico. Se sei una grande squadra devi avere una rosa competitiva. Se Inzaghi si alza e guarda la panchina, beh, ha una rosa molto valida. Lui è bravo a valorizzarla”.

Il ciclo dell’Inter

“Il ciclo nuovo è iniziato con Spalletti, poi Conte l’ha sviluppato dando tantissime qualità al gruppo sia sul piano della mentalità vincente sia sul piano del gioco. Poi è arrivato Inzaghi che, con la sua giovinezza e spensieratezza, è riuscito ad applicare un concetto divertente del calcio. Con i giocatori ha un rapporto ottimo, quasi fosse un loro compagno di squadra. Grande merito di Conte, poi Spalletti e ora di Inzaghi. Questo è un gruppo. Si parlava dell’affetto tra i ragazzi, devo dire che nello spogliatoio si respira un’aria positiva. Sono bravi ragazzi, che hanno acquisito una mentalità importante. Non abbiamo vinto ancora nulla. Febbraio pesa tanto. Abbiamo tredici punti in più dell’anno scorso, i dati sono significativi, +41 di differenza reti. Io non ricordo una squadra con questo dato. Le insidie più grosse possiamo trovarle nei campi di provincia, a partire dalla sfida con la Salernitana. Dobbiamo giocare quelle partite con la stessa determinazione che abbiamo messo con la Juve. Siamo primi, ma il traguardo è ancora lontano”.

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Redazione F

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