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La clamorosa decisione di Zarate: addio Argentina, vestirà la maglia del Cile

Dopo lunghi mesi di riflessione Mauro Zarate ha deciso di dire addio al sogno di tornare a vestire la casacca albiceleste dell’Argentina, nel suo futuro infatti ci sarà quella Roja del Cile. La notizia è per certi versi clamorosa anche se non arriva totalmente inaspettata, visto che già nei mesi scorsi il ct argentino del Cile, Jorge Sampaoli, aveva provato a convincerlo a spostarsi nel paese andino. Nella scorsa primavera sembrava appunto che l’ex Lazio e Inter potesse affiancare Sanchez, Vidal e compagni già in occasione della spedizione brasiliana per i Mondiali 2014, poi non se n’era fatto più niente, forse perché in cui suo sperava di poter ancora giocarsi qualche chance in patria.

Dopo i mondiali Martino ha sostituito Sabella, ma la musica è rimasta la stessa, per Maurito non c’è spazio al fianco di Messi e Aguero, spazio che invece è stato trovato per l’idolo della gente, lo juventino Carlos Tevez. Il padre di Zarate, Sergio, è nato nel nord del Cile e il nonno Juvenal era cileno; entrambi, così come tutti i suoi fratelli hanno avuto una carriera da calciatori, in Italia ricordiamo la poco fortunata apparizione di Sergio con la maglia dell’Ancona. Non c’è patriottismo nella scelta maturata, semplicemente la voglia di poter calcare i palcoscenici più prestigiosi con la maglia di una nazionale, e pazienza se non è quella resa leggendaria da Diego Armando Maradona.

Il fratello-procuratore Rolando Zarate ha spiegato così le motivazioni che hanno portato Mauro ad una sofferta ma inevitabile decisione:

Mauro ha analizzato le ultime convocazioni dell’Argentina, e ha detto sì alla Roja. Purtroppo ha avuto la sfortuna di essere un contemporaneo di tre giocatori come Messi, Aguero e Higuain. Credo che meritasse un’opportunità per tutto quello che ha fatto al Velez, ma non gliel’hanno data.

Nel Velez aveva iniziato la sua carriera, mettendosi in luce da giovanissimo e vincendo il campionato di Clausura del 2005 e diventando poi capocannoniere nell’Apertura dell’anno successivo. Poi lo sbarco in Europa, dopo un anno in Qatar con l’Al-Sadd, in Premier League con il Birmingham City, poi la Lazio e la parentesi Inter. Dopo la causa con il club biancoceleste è tornato in patria, nel suo Velez, ha vinto di nuovo il titolo di capocannoniere lo scorso maggio, prima di tornare nel vecchio continente per giocare con il West Ham. Nonostante ciò Sabella non lo ha tenuto in considerazione per i Mondiali, si è arrivati così alla sofferta decisione. E pensare che nel 2007 grazie ad un suo gol in finale contro la Repubblica Ceca l’Argentina si era laureata campione del mondo di categoria, resterà quella la sua unica gioia albiceleste.

cesare10

Ingegnere poco più che trentenne, vive in una città con l'anacronistica (cit.) passione per i cavalli. In attesa di guadagnare con i numeri si diverte con le parole. Imbratta il web da tanto tempo. Una volta aveva anche un blog di dubbio successo, ma lo ha chiuso per aprirne uno del quale non ha mai rivelato l'indirizzo, regola che non sfugge a questa biografia: forse anche per questo, ma non solo, non ha lettori. Scrive di calcio per poter comprare il pane. Nel tempo libero scatta fotografie, partecipa a cortometraggi di aspiranti registi slavi e apre tumblr collaborativi con pretese virali. Gli piace guardare le facce delle bariste ogni volta che ordina bitter con gin.

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