Michael Owen, ex Pallone d’Oro inglese, che in carriera ha giocato al Liverpool e Real Madrid ha raccontato al Daily Mail della malattia del figlio 17enne, colpito dal morbo di Stargardt, una malattia che lo ha reso clinicamente cieco. Di seguito le sue parole.
MALATTIA – «Se potessi dargli i miei occhi e fare uno scambio, lo farei, ma queste sono le carte che gli sono state distribuite e non ha senso dannarsi per tutta la vita. Non puoi pensare al perché io e tutto il resto. James non lo fa assolutamente. All’inizio lo faceva un po’, ma ora è un ragazzo positivo. La gente si aspettava che giocasse a calcio e prima si divertiva molto. Poi è arrivato al punto in cui era troppo difficile capire dove fosse la palla. Quando James era molto giovane e i suoi occhi non avevano problemi, era tutto molto bello. Dicevo a mio padre, a mia moglie e a tutti che c’erano buone possibilità che sarebbe diventato un grande calciatore. Ma non appena gli è stata diagnosticata la malattia, ha gradualmente smesso. Ha affrontato bene il problema».
CURE – «Non è stato affatto facile: gli bruciavano gli occhi e urlava di dolore. Pensi solo ‘perché?’ Ma sono stato in molti ospedali nella mia vita e ho visto molte persone meno fortunate, quindi andiamo avanti con la vita e ci divertiamo moltissimo. Prendo il lato positivo di ogni cosa. Ho molto di cui essere orgoglioso perché James è diventato un ragazzo brillante».
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