Rafa Leao è come si suole dire croce e delizia. Nessuno infatti mette nemmeno lontanamente in discussione i numeri, il talento e le potenzialità del portoghese. Tanti, se non tutti, invece ne discutono la costanza di rendimento e il reale apporto in termini pratica che offre alle squadre per cui gioca, Milan e o ora la Nazionale lusitana. Paolo Di Canio, in un’intervista rilasciata al Quotidiano Sportivo, mette in luce le difficoltà di Leao esprimendo un paragone decisamente molto forte.
Paolo Di Canio è stato un giocatore sanguigno, dotato di forte temperamento e istintività, il tutto unito e corredato da un indubbio talento tecnico. L’ex Lazio evidenzia infatti che “bisogna vedere cosa ne sarà di Leao: rimane? O lo vendi per essere più squadra Certo, è uno che i colpi li ha, ma trotterella, si sente bello”. Ha aggiunto inoltre che averlo in squadra equivale ad avere “un Mbappé, ma dieci categorie inferiori. Non a caso, Ancelotti ha detto che lo prenderebbe a calci nel sedere se lo allenasse“.
L’intervista di Paolo Di Canio si è inoltre incentrata anche sulla scelta del Milan di affidare la panchina a Fonseca per il dopo Pioli. Scelta che ancora oggi fa discutere e non poco tra il popolo di fede rossonera. L’ex attaccante biancoleste ha sottolineato che “Il Milan ha fatto una scelta in linea con il suo progetto, centrato sui giovani e sulla tecnica. Fonseca è uno che fa un calcio moderno, propositivo, sa migliorare i giocatori”.
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