Il caso c’è. inutile negarlo o volerlo nascondere. Quanto accaduto a Roma sabato sera, durante il cooling break, non può passare inosservato nonostante la volontà anche lodevole degli interpreti di mettere una pezza su quanto accaduto. L’atteggiamento di Theo e Leao di estraniarsi dal corpo squadra, restando isolati dal resto nei compagni durante il cooling break è un’immagine che alimenta polemica e, legittimamente, anche l’integrità dello spogliatoio rossonero. Come prevedibile i dibattiti divampano, come un fuoco ormai indomabile, e alcuni addetti ai lavori non lesinano critiche marcate ai due milanisti. Paolo Di Canio, in particolare, in diretta su Sky ha usato parole molto forti per descrivere quanto è accaduto.
Paolo Di Canio non usa parole dolci nei riguardi di Theo e Leao, l’ex Lazio infatti sottolinea che “qui stiamo parlando di cose serie, questa è una vergogna secondo me. Non sei alla squadra del dopo lavoro, che sei lì e ti pago il campo e puoi fare quello che vuoi, qui sei al Milan. Stiamo parlando di Theo e Leao, uno fa spesso il capitano pure, ma che state facendo? I compagni di squadra si saranno sentiti declassati dal loro atteggiamento”.
Di Canio prosegue rimarcando che il caso riguardante Theo e Leao è un un’evidente “delegittimazione”. Conclude affermando che “i compagni dentro lo spogliatoio dovrebbero attaccarli al muro veramente coi cazzottoni, ma che state facendo? I compagni di squadra che si sentono magari declassati da loro, dal loro atteggiamento”.
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