Filippo Inzaghi deve risollevare le sorti del Milan e al più presto, altrimenti potrebbe essere addio. Nonostante il presidente Silvio Berlusconi se la sia presa pubblicamente con i giocatori (“È inaccettabile perdere contro squadre con calciatori che guadagnano cinque volte meno dei nostri”), la posizione del giovane tecnico non è più così salda come ad inizio stagione. Va bene la pazienza per la rifondazione rossonera, ma il campionato rischia di prendere una brutta piega e la conquista del terzo posto con conseguente accesso alla Champions League solo un miraggio.
Nelle ultime tre giornate sono arrivate due sconfitte (in casa contro Sassuolo e Atalanta) e un pareggio, ma è soprattutto l’involuzione tecnico-tattica della squadra a preoccupare la dirigenza rossonera. Inzaghi ha leggermente fatto meglio di Allegri, ma è nettamente sotto la media di Clarence Seedorf, che nella seconda metà dello scorso campionato, in 19 partite ha portato a casa ben 35 punti, 9 in più di Inzaghi. Il terzo posto è solo a 7 punti, per via di una classifica molto corta, ma è una consolazione molto magra.
I summit tra il presidente Berlusconi e l’ad con deleghe agli aspetti sportivi, Adriano Galliani, in queste ore si sono susseguiti in maniera costante. La posizione di Inzaghi non è più ben salda, poiché c’è la consapevolezza che se si debba dare una sferzata all’ambiente, è meglio farlo il più presto possibile. Mentre alcune voci parlano addirittura di rischi per lo stesso storico ad, la situazione più delicata è proprio quella dell’allenatore, chiamato a fare risultato nella difficile trasferta di Roma contro la Lazio. Secondo quanto riporta oggi il ‘Corriere dello Sport’, Berlusconi si starebbe cautelando con un vecchio pallino: sarebbe stato allertato Luciano Spalletti, ancora sotto contratto con lo Zenit San Pietroburgo dopo l’esonero dell’anno scorso.
Attenzione anche a Cesare Prandelli, reduce però da due esperienze negative con la nazionale italiana in Brasile e sulla panchina del Galatasaray. Sarà una decisione molto difficile per il Milan, anche perché avrebbe delle ricadute economiche non indifferenti: il ‘Diavolo’ ha già a libro paga due allenatori, Inzaghi e Seedorf, aggiungerne un terzo andrebbe ad inficiare le prossime mosse di mercato. A meno che non si decida di promuovere Mauro Tassotti nel ruolo di traghettatore fino a giugno.
Il rammarico per il 4-4 contro il Borussia Dortmund è tanto, ma Igor Tudor ha…
L'ultima regola appena introdotta è un vero e proprio sgarbo all'Inter: la decisione non è…
Dopo un avvio di campionato esaltante l’Inter frena bruscamente e pensa al mercato: spunta un…
Gigi Donnarumma, nuovo portiere del Manchester City di Guardiola, si confessa e svela un peso…
Già in bilico il futuro di Cristian Chivu all'Inter? L'indiscrezione su un clamoroso ritorno di…
In casa Atalanta tiene ancora banco la vicenda Lookman, che sembra ormai destinato a lasciare…