Giornata di vigilia, giornata di conferenza stampa a Milanello. Paulo Fonseca ha presentato la sfida che aspetta domani i rossoneri, tra le mura amiche di San Siro, contro la neo promossa Venezia. I temi affrontati dal mister sono stati tanti, dal campo al rapporto alla proprietà e non solo. Ecco di seguito la conferenza stampa.
Paulo Fonseca ha subito commentato la straordinaria prova d’amore dei tifosi rossoneri che domani prenderanno d’assalto San Siro, affermando “dopo queste prime partite è una grande dichiarazione d’amore dei tifosi, e anche una grande resposnabilità per noi di renderli orgogliosi. Domani vogliamo ripagare il supporto dei nostri tifosi“. Prosegue poi dichiarando che “non abbiamo vinto le prime tre partite, ora tutte sono importanti. Sono fiducioso come sempre, è importante vincere, dopo pensiamo al Liverpool e al derby. Ma dobbiamo rimanere concentrati su domani”. Sulla partita di domani: “il Milan deve vincere sempre, non solo domani. Non penso ad altri risultati. Io ho guardato il Venezia, è vero che è una squadra che in contropiede è pericolosa. Abbiamo avuto un’evoluzione tra Parma e Lazio. Con il Parma abbiamo sofferto, contro la Lazio siamo migliorati: è stato un problema non di ripartenza ma di organizzazione. Siamo preparati per questa situazione”.
Su Theo e Leao: “Se saranno titolari non lo so. Quello che ho visto dopo le nazionali sono due giocatori in buona condizione, allegri nel lavoro”. Su Reijnders più avanzato: “Sì, abbiamo questa possibilità. Nelle dinamiche della squadra cerco sempre di avere i giocatori nelle posizioni più adatte alle loro caratteristiche. Non lo abbiamo schierato più avanti perché non abbiamo avuto momenti in cui avevamo possesso palla più avanti. Mi sono piaciute le partite di Tijji in nazionale”. Su Maignan come leader: “Ha un carattere forte. Già è uno dei leader del gruppo, senza dubbio. È importante nello spogliatoio, abbiamo bisogno di questo tipo di giocatori. Anche altri giocatori che sono arrivati ora possono esserlo: è importante avere giocatori che portano carattere e personalità alla squadra”.
Sul fatto di essere in bilico, Fonseca: “Sono sempre sotto esame. Gli allenatori dipendono dai risultati. Sono concentrato solo sul mio lavoro, non può essere altrimenti. Se mi concentro su quello che dicono e scrivono gli altri diventa difficile lavorare. Tutti dobbiamo lavorare per migliorare”. Sul rapporto con la proprietà: “È difficile per me parlare di questo, siamo tutti i giorni in contatto o qui, o al telefono o a cena. Non capisco queste notizie quando siamo sempre in contatto”.
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