Henrikh Mkhitaryan alla Gazzetta dello Sport ha detto la sua sulla corsa Scudetto e sul centrocampo dell’Inter. “Scudetto? Non chiamatelo duello, è una parola che non mi piace. Ci sono 20 partite, è invece una corsa a tappe in cui si gioca sempre contro squadre diverse, non solo contro la Juve. Sta lì la differenza, nella costanza in ogni sfida settimana dopo settimana. L’obiettivo per noi è chiaro, sin dall’inizio: è la seconda stella”.
“La loro è una strategia comunicativa, vogliono mettere pressione su noi e il Milan, ma anche loro puntano al titolo: ognuno fa il suo gioco e vedremo alla fine…“.
“Anche se abbiamo cambiato tanto, avverto lo stesso clima positivo nello spogliatoio e la stessa mentalità vincente: la forza nell’Inter sta nelle fondamenta solide. Anzi, rispetto alla scorsa stagione, abbiamo fatto uno scatto nella maturità: abbiamo capito cosa mancava per essere davvero una grandissima squadra. Un po’ di serenità e la giusta esperienza che raggiungi solo con certe partite”.
“Penso che è vero, abbiamo un centrocampo forte e vario. Tutti parlano di me, Calha e Barella, ma il segreto è che, se gioca qualcun altro, sia Frattesi, Klaassen, Asllani o Sensi, sa cosa fare. Non ruberei niente a Calhanoglu e Barella perché il bello è la nostra diversità. Siamo ancora più forti insieme, ci completiamo come un puzzle. Ma siamo un puzzle proprio come squadra, tutti siamo utili”.
L’articolo Mkhitaryan: “Obiettivo seconda stella, anche la Juve punta al titolo, ecco dove risiede la nostra forza” proviene da Notizie Inter.
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