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Mondiali 2014: Alejandro Sabella, Messi non basta: “Serve la partita perfetta”

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Anche il commissario tecnico dell’Argentina Alejandro Sabella, esattamente come il collega Joachim Loew, sta vivendo l’attesa più impaziente e infinita della sua vita, quella che lo porterà a vivere la partita più importante della sua carriera da allenatore che non può essere altro che la finale di un campionato mondiale.

L’Argentina, arrivata all’atto conclusivo di Brasile 2014 non propriamente con i favori della vigilia nonostante la presenza di Lionel Messi, si ritrova con la possibilità di vincere il terzo mondiale e di rompere un digiuno che dura dal lontano 1986 con la vittoria della Coppa nel mondiale messicano.

Grazie a quest’edizione del mondiale, invece, si può finalmente dire che Leo Messi ha assunto la guida della nazionale albiceleste, riuscendo a pulire l’unica macchia di una giovane carriera ricchissima di successi personali e a livello di club con la maglia del Barcellona.

Alejandro Sabella, che sia in caso di sconfitta che in caso di trionfo siederà sulla panchina della nazionale argentina per l’ultima volta, ovviamente sa che può fare affidamento alla stella indiscussa della Seleccion ma è anche perfettamente cosciente che per battere la Germania potrebbe servire molto di più.

Ecco quali sono state le sue dichiarazioni principali rilasciate alla vigilia della finale mondiale:

La situazione rispetto allo 0-4 con la Germania del 2010 è diversa, ora siamo una squadra più prudente e che cerca la vittoria attraverso strade differenti. Ma certo domani per vincere ci vuole la partita perfetta.

Alejandro Sabella, inoltre, vuole affidarsi anche ai precedenti favorevoli: il tecnico 59enne di Buenos Aires, infatti, a livello di club, ha già trionfato in Brasile, vincendo una Copa Libertadores con l’Estudiantes.

Sabella ha voluto ringraziare i suoi giocatori, dando loro il principale merito di essere arrivati a quest’appuntamento così importante.

Per cercare di contrastare i tedeschi, Sabella ha dichiarato che i suoi dovranno “occupare rapidamente gli spazi” e impedire lo sviluppo del sistema di gioco della Germania. Il commissario tecnico argentino, inoltre, ha anche sottolineato i progressi compiuti in difesa, grazie al maggior equilibrio ottenuto dopo aver deciso di occupare anche gli spazi laterali piuttosto che continuare a giocare con tre centrali.

Riguardo Angel Di Maria, che sta tentando il disperato tutto per tutto per prendere parte alla finale, Sabella ha rimandato la decisione all’ultimo minuto anche se l’impiego del centrocampista offensivo del Real Madrid appare ormai sempre più improbabile.

Foto | © Getty Images

Fabio Morasca

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